Cambio di rotta dei prezzi energetici?

Aggiornamento settimanale degli energetici

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Gas Naturale Petrolio Analisi settimanale energetici

Dopo l’esponenziale aumento dei prezzi causato dall’attacco russo in Ucraina, la scorsa settimana i prezzi di petrolio e gas naturale a sorpresa hanno registrato una leggera diminuzione.
Alla chiusura di venerdì 11 marzo il Brent ha raggiunto il prezzo di 112.7 $ al barile (-5.4 $), il WTI il prezzo di 109.3 $ al barile (-6.4 $), mentre l’Oman/Dubai ha raggiunto i 105.1 $ al barile (-4 $).

Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio
Andamento prezzo del petrolio

Dallo scoppio della guerra i prezzi del greggio hanno subito un’impennata record, passando in meno di due settimane dai 99$ al barile al picco di 128$ raggiunto martedì 8 marzo, per poi calare il giorno successivo a poco più di 109$.
Probabilmente, uno dei motivi del rallentamento dei prezzi è da imputare ai negoziati che si stanno susseguendo tra Russia e Ucraina, e in particolare alle dichiarazioni di Zelensky su una possibile “posizione più costruttiva” da parte di Mosca. L'Ucraina ha avviato una serie di colloqui per chiedere il ritiro immediato delle truppe e una serie di garanzie di sicurezza al Cremlino, nonostante i continui bombardamenti in diverse città ucraine.
Nel frattempo, le prime sanzioni stanno colpendo la Russia. Gli Stati Uniti hanno annunciato il blocco delle importazioni di petrolio, gas naturale e carbone russo mentre la Gran Bretagna ha confermato che nel corso dell’anno provvederà ad una graduale eliminazione delle forniture russe. Il quotidiano Times ha diffuso la notizia che il primo ministro britannico si recherà in Arabia Saudita, per convincere la leadership del paese ad aumentare la produzione di greggio, nella speranza di riuscire dove, negli scorsi mesi, gli Stati Uniti hanno fallito. Infatti, insieme agli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita non ha mai preso in considerazione le richieste del presidente americano su un possibile incremento della produzione di greggio, volta ad alleviare l’impennata dei prezzi.
Anche il gas naturale ha registrato inaspettatamente una riduzione di prezzo. Dopo il picco raggiunto lunedì 7 di 227 €/MWh, i prezzi si sono gradualmente ridotti fino a toccare venerdì 11 il livello di 131.2 €/MWh (variazione settimanale: -61.3 €/MWh).

Grafico 2: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto con tra i mercati finanziari



Riduzioni di prezzo sono stati registrati anche su altri mercati finanziari1:

  • NPB Regno Unito 127.7 €/MWh (-64.9 €/MWh)
  • PSV Italia 132.1 €/MWh (-32.7 €/MWh)

Mentre rimangono stabili in Asia e Usa:

  • JKM Asia 115.3 €/MWh (-5.3 €/Mwh)
  • HenryHub 14.8 €/MWh (-1 €/MWh)

La crisi ucraina ha sottolineato la dipendenza energetica dell'Europa dalla Russia, che fornisce circa il 40% del gas naturale utilizzato per riscaldare le sue case e generare elettricità. L'amministrazione Biden ha promesso di aiutare i suoi alleati a spezzare questo legame impegnandosi a incrementare le esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL), per contribuire a ridurre la dipendenza dell'Europa dal gas russo. Tuttavia, i progressi sono lenti a causa delle preoccupazioni per l'impatto sui cambiamenti climatici.

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1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 11 marzo 2022. Il valore in parentesi indica la differenza con il prezzo registrato il venerdì precedente.