Rischi crescenti sui prezzi: svolta nei tassi di interesse?

Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 13 dicembre 2021

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LME Non Ferrosi Analisi settimanale LME

DINAMICA SETTIMANALE

Andamento non ferrosi

 

La settimana scorsa, la quotazione dell’indice LMEX è scesa a 4336 $. L’indicatore di momentum che misura la forza del trend in atto è in zona neutra e in ribasso. La chiusura settimanale è sotto le medie mobili a 10, 20 e 40 giorni. Nel complesso ne deriva un’indicazione ribassista per il breve termine.

COMMENTO MACROECONOMICO E PROSPETTIVE

Secondo l’ultimo Weekly Report di Intesa Sanpaolo, l’evoluzione negativa della pandemia nelle aree più industrializzate a causa della variante Omicron fa salire la pressione sui prezzi e di conseguenza sul tasso di inflazione, già significativamente alto. Per esempio, in Cina, i prezzi alla produzione, a novembre, sono cresciuti del 12.9% annuo, mentre il tasso di inflazione è salito al 2.3% (+1.5% su ottobre) – negli Stati Uniti e in Europa è sopra il 5%. L’inflazione elevata obbligherà le principali banche centrali a rivedere la politica monetaria (attualmente molto espansiva) già nella prima parte del 2022.

Ormai è diffusa la convinzione che le cause del rialzo dell’inflazione, se pure giudicate transitorie, persisteranno anche nel 2022. Così come sui mercati, e più in generale sulla crescita economica globale, persisterà un alto livello di incertezza, finché la fase acuta della pandemia non sarà superata.

Altro elemento di incertezza, su suolo cinese ma con possibili conseguenze globali, è ancora il caso Evergrande, ormai in default tecnico. La banca centrale cinese è intervenuta per “garantire gli interessi dei creditori” dopo il mancato pagamento delle cedole. Intanto i mercati si interrogano su come verrà risolto il nodo del debito dell’azienda, pari a 19.2 miliardi di dollari in obbligazioni offshore, in mano a investitori esteri di tutto il mondo. Torna così lo spettro dei debiti subprime 2008, proprio nell’anno in cui ricorre il ventennale dell’ingresso del Dragone nel WTO.

In questi vent’anni la Cina è diventata la “fabbrica del mondo” e la seconda economia del pianeta, ma di certo non è diventata un’economia di mercato, basti citare il ruolo delle imprese di stato e le politiche sulla concorrenza a favore delle imprese cinesi. Nonostante le molte ombre, però, la Cina è oggi parte integrante dell’economia globale e del sistema degli scambi, oltre che principale driver nei mercati delle commodity, di cui è grande produttore (acciaio, alluminio, terre rare ecc.) e il più grande consumatore.

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LA REAZIONE DEI MERCATI
CRB Index-Commodity in generale: in rialzo.
BDI-Noli marittimi: in rialzo.
LMEX Index-Metalli non ferrosi: in rialzo.
Acciaio: HRB world in rialzo, CRC world in rialzo.
Metalli preziosi: in rialzo l’oro, in ribasso gli altri.
Petrolio: in rialzo.
Gas naturale: in rialzo quello europeo, in ribasso quello americano.
Dollar Index: stabile.