Ancora tensioni sul mercato europeo dei prodotti ferrosi

I dati dell’ultimo aggiornamento PricePedia restituiscono un quadro generale interessante dell’andamento dei prezzi dei prodotti ferrosi in due aree geografiche importanti dal punto di vista del settore siderurgico, ovvero Cina ed Europa.
Nel grafico che segue vengono illustrati gli indici dei prodotti ferrosi di queste due aree.

Il grafico mostra una dinamica sostanzialmente comune ai due indici dei prodotti ferrosi nelle due aree considerate, fino a marzo 2020. Successivamente l’andamento dei prezzi tende a differenziarsi, così come si differenziano le fasi della crisi sanitaria affrontate rispettivamente da Cina ed Europa e le misure messe in atto dai relativi governi per frenarne gli effetti.

Cina

Dal punto di vista della crisi sanitaria la Cina da marzo 2020 è progressivamente tornata alla normalità. Ciò ha incentivato la ripresa economica e, grazie anche alle politiche di investimento in infrastrutture intraprese da Pechino, ha favorito la domanda di prodotti siderurgici.
La forte domanda di metalli ha spinto i prezzi a crescere incessantemente fino alla prima metà del 2021 e a toccare livelli mai registrati prima. Al fine di calmierare la dinamica rialzista dei prezzi e favorire la domanda interna, il governo cinese nei mesi scorsi ha annunciato di voler modificare in senso restrittivo la politica di sostegno alle proprie imprese esportatrici di acciaio.

Europa

Per quanto riguarda l’Europa, invece, la ripresa economica è arrivata nell'estate 2020. Durante la fase più acuta della crisi sanitaria, i prezzi dei prodotti di acciaio non hanno subito un drastico calo, bensì hanno proseguito sul lieve trend decrescente iniziato nel 2018, all’indomani delle misure anti-dumping introdotte dall’amministrazione Trump. Per minimizzare le distorsioni di tali misure, l’Unione Europea aveva risposto con l’applicazione di misure di salvaguardia al fine di proteggere un’industria strategica come quella siderurgica, minacciata dalle importazioni a basso costo provenienti dai paesi terzi, un tempo fornitori degli USA.

Come funziona la misura di salvaguardia

I paesi terzi indicati dalla Commissione Europea hanno a disposizione, per ogni categoria di prodotto, un contingente tariffario, ovvero una quota in volumi che è possibile esportare all’interno del mercato europeo. Al superamento della quota si applica un dazio del 25%. Inizialmente la quota veniva assegnata su base annua. Dal 2020, invece, l’assegnazione avviene su base trimestrale.

Effetto sui prezzi siderurgici

Nel corso della crisi sanitaria tali misure hanno permesso ai produttori siderurgici europei di adeguare l’offerta ad una debole domanda di acciaio, senza avere la preoccupazione della minaccia dell’import extra-UE.
Viceversa, quando la ripresa economica ha iniziato a materializzarsi, il settore siderurgico non è riuscito ad essere altrettanto repentino nell’adeguamento della produzione e sul mercato europeo si è verificato un forte squilibrio tra domanda e offerta, che ha portato ad una crescita sostenuta dei prezzi, così come rappresentata dall’andamento dell’Indice Ferrosi europeo a partire da agosto 2020.

Disponibilità quote nel terzo trimestre 2021

Nel trimestre in corso, la forte ripresa della domanda sul mercato europeo ha portato all'esaurimento delle quote dei principali fornitori extra-UE, come per esempio Turchia e Russia, per materiali come coils e tondini. Per alcuni giorni quindi, fino all'1 ottobre quando avverrà il rinnovo della quote, non è possibile importare prodotti siderurgici da questi paesi. Alcune navi sono attualmente al largo dei porti UE, in attesa di poter scaricare le merci dopo l'1 ottobre. Ciò sta acuendo la situazione di scarsa disponibilità di prodotti siderurgici sul mercato UE.

Conclusioni

La situazione di forte tensione dal lato dei prezzi che sta caratterizzando la siderurgia europea sta portando la Commissione Europea a prendere in esame la possibilità di un allentamento della politiche di protezione della siderurgia comunitaria. Se si andrà in questa direzione, allora il mercato europeo risulterà più permeabile a quelle che saranno le condizioni esistenti sui mercati extra-europei.