La variante Delta fa paura ai mercati

Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 12 luglio 2021

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LME Non Ferrosi Analisi settimanale LME

DINAMICA SETTIMANALE

Andamento non ferrosi

 

La scorsa settimana, rispetto alla precedente (venerdì su venerdì), è stato registrato un rialzo dei prezzi che ha interessato 5 metalli su 7. In evidenza il rialzo del nichel, seguito da quello del piombo. La quotazione dell’indice LMEX è salita a quota 4187 $. L’indicatore di momentum che misura la forza del trend in atto è in zona neutra. La chiusura settimanale è a cavallo delle medie mobili a 10, 20 e 40 giorni (indicazione di incertezza).

COMMENTO MACROECONOMICO E PROSPETTIVE

Durante gli ultimi sette giorni, diverse notizie hanno fatto sbandare i mercati. La prima è stata sicuramente quella relativa all’impennata di contagi da variante Delta. Perché i mercati ne hanno paura? La risposta, a margine del vertice G20, l’ha data Mathias Cormann, segretario generale OCSE, che definisce questi nuovi focolai uno dei maggiori rischi per la sostenibilità futura della ripresa economica.

Uno dei primi effetti tangibili dell’effetto variante Delta è la decisione, ufficializzata, di far svolgere le Olimpiadi di Tokyo senza pubblico. Ciò si tradurrà in un danno economico non indifferente per l’economia giapponese.

La variante Delta induce alla prudenza anche gli Stati Uniti, che non allentano le restrizioni sui viaggi internazionali in entrata. La Francia sconsiglia i viaggi in Spagna e Portogallo. Altri Paesi invitano i propri cittadini a valutare attentamente le destinazioni per le vacanze. In generale, dunque, c’è un invito pressante a non abbassare la guardia e ciò, inevitabilmente, impatterà ancora sul comparto turistico.

Altre tensioni derivano dalle notizie sull’inflazione. La Banca Centrale Europea, che monitora attentamente l’andamento dell’inflazione nell’eurozona, ha detto, sostanzialmente, che non interverrà subito, anche nel caso si dovesse superare il tetto del 2%. Per la Banca Centrale Europea, in questo momento è prioritario mantenere i provvedimenti di politica monetaria già adottati, per sostenere la ripresa economica. Un atteggiamento abbastanza simile a quello dell’americana Federal Reserve, che ritiene il rialzo dell’inflazione temporaneo e non strutturale.

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Un’ulteriore notizia con diretto impatto sui mercati è quella uscita fuori dal vertice OPEC+ – e va sottolineato come il tema dei prezzi delle materie prime sia strettamente connesso a quello dell’inflazione. Il cartello dei produttori di petrolio, che durante la fase acuta della crisi pandemica aveva trovato un accordo su un taglio della produzione fino al 20%, questa volta non ha raggiunto un’intesa sull’incremento della produzione.

Concludiamo con una buona notizia: l’OCSE ha rivisto al rialzo le stime di crescita 2021 per l’Europa, portandole a +4.8% (contro il precedente 4.3). Per l’Italia, la previsione è di un PIL in aumento del 5% (precedente previsione: 4.2).

Andamento dei mercati finanziari e delle materie prime (scorsa settimana)
Dollaro americano pressoché stabile, così come il cross euro-dollaro.
CRB Index: prezzi in leggero ribasso.
Metalli non ferrosi: prezzi in rialzo.
Petrolio e gas naturale: prezzi in leggero ribasso.
Noli marittimi: prezzi stabili.
Metalli preziosi: prezzi in rialzo.