Prezzi delle materie prime in forte aumento

Grande incertezza sui livelli raggiunti

.

Chimici Organici Plastiche ed Elastomeri Legno e Carta Strumenti e Metodologie

I mercati delle materie prime stanno attraversando una fase di assoluta eccezionalità.
Le cause non sono diverse da altri cicli dei prezzi registrati nel passato. Attese di aumenti dei prezzi portano le imprese utilizzatrici ad acquistare in eccedenza rispetto al normale fabbisogno. Questi acquisti non ottimali, da un lato concorrono a confermare le attese di aumento dei prezzi; dall'altro provocano ritardi nelle consegne, rendendo ex-post insufficienti anche gli acquisti, ritenuti eccedenti ex-ante. Il circolo continua con una continua crescita dei prezzi.
Altri due fattori critici hanno reso eccezionale il normale ciclo dei prezzi:

  1. un forte allineamento del ciclo in tutte le macro regioni industrializzate del pianeta: Nord America, Europa e Asia;
  2. una perdita di efficienza dei sistemi logistici internazionali e locali, data dalle misure sanitarie e dalla simultanea ripartenza di tutti i sistemi industriali mondiali.

Il risultato è che il fenomeno ha assunto una intensità tale che non trova corrispondenza in nessuna altra fase storica. In passato, infatti, si sono verificati casi in cui i prezzi di alcune materie prime sono stati oggetto di una crescita molto forte, ma erano casi abbastanza unici. Attualmente, invece, prezzi da "carenza d'offerta" stanno caratterizzando la maggior parte delle commodity.

Per un buyer, il primo problema da affrontare è identificare qual è il prezzo di "mercato" a cui si possono acquistare i prodotti che servono al processo produttivo dell'impresa. Nel mondo dell'approvvigionamento industriale, infatti, la prima regola per un approvvigionatore è quella di garantire le materie prime e i semilavorati necessari all'impresa, al prezzo di "mercato". Ma in questa fase, ogni trattativa è un mercato a se. È quindi l'impresa che, con le sue decisioni, determina il prezzo del proprio mercato.
L'elevato grado di incertezza oggi esistente sui mercati è documentato dai quattro grafici riportati di seguito. Per quattro famiglie di prodotto (termoplastiche, prodotti chimici organici, carta e cartone per imballaggi e pannelli in legno) sono riportati due indici di prezzo ricavati da fonti diverse:

  1. rilevazioni delle varie Commissioni Statistiche della Camera di Commercio di Milano (MI)
  2. prezzi dichiarati alla dogana dalle imprese importatrici della UE (DOG).
Confronto Indici in €, (2017 = 100)
Termoplastiche
Termoplastiche
Chimici Organici
Chimici Organici
Carta e Cartone
Carta e Cartone per imballaggi
Pannelli in legno
Pannelli in legno

Il confronto tra i due indicatori, per tutte e quattro le famiglie di prezzo considerate, segnala una fase di aumento negli ultimi mesi molto più accentuate per i prezzi rilevati dalla Camera di commercio di Milano (MI) rispetti ai prezzi doganali (DOG).

Quale dei due è il prezzo di mercato?

Questa domanda non ha una sola risposta, ma tante quanti sono i mercati. In condizioni normali per ogni famiglia di prodotto (e per ogni prodotto incluso nella famiglia) esiste un solo mercato. In questa fase di assoluta anomalia, ogni impresa con le proprie decisioni tende a formare un suo specifico mercato, fortemente condizionato dagli altri, ma per alcuni versi indipendenti.

Vuoi restare aggiornato sull’andamento dei mercati delle commodity?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter PricePedia!

Visualizza le ultime newsletter Pricepedia

Le caratteristiche dei due mercati estremi

In questa situazione può aver senso qualificare le caratteristiche del "mercato" i cui prezzi sono registrati dalle Commissioni Statistiche della Camera di Commercio di Milano e quelle del mercato delle dichiarazioni doganali.
Il primo può essere qualificato come mercato di acquisti non programmati, di importi limitati fatti tra soggetti tra loro completamente indipendenti.
Il secondo, come mercato di acquisti programmati, normati da contratti quadro, di importi elevati fatti da soggetti che hanno sviluppato tra loro relazioni di partnership.

Conclusioni

In tempi più o meno brevi i prezzi anche sul mercato "non programmato" ritorneranno verso quelli del mercato "programmato". Già da ora le imprese, qualunque sia il prezzo da loro pagato per le materie prime e semilavorati, possono avere nel prezzo sul mercato "programmato" un riferimento per quantificare i costi medi sostenuti dalla media del settore di appartenenza e su questo definire gli aumenti di prezzo che i propri clienti tenderanno ad "accettare".
L'esperienza di questa fase eccezionale dovrebbe spingere soprattutto le PMI a seguire il prima possibile questi indirizzi:

  1. costituire con altre imprese utilizzatrici consorzi di acquisto per avere più potere contrattuale e normare gli acquisti all'interno di accordi quadro;
  2. pianificare i propri acquisti, dandone evidenza ai propri fornitori e avviare da questa collaborazione un percorso finalizzato ad orientare la relazione con i fornitori verso una partnership.