Prezzi dell’acciaio in aumento

Analisi dei prezzi nei diversi mercati

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Ferrosi Determinanti dei prezzi

A marzo i prezzi dell’acciaio continuano a registrare forti aumenti. Sebbene il mercato siderurgico sia relativamente regionalizzato, in diverse aree geografiche si sta assistendo ad un trend positivo.
Ciò che accomuna i mercati dell’acciaio nelle diverse aree è il costo delle materie prime, come carbone e minerali di ferro, che vengono acquistate sui medesimi mercati internazionali da parte dei produttori di acciaio.
Il benchmark di costo (should cost) è rappresentato dalla carica siderurgica. Nel grafico che segue ne viene illustrata la dinamica, insieme a quella dei prezzi giornalieri dei coils laminati a caldo quotati allo Shanghai Futures Exchange (SHFE) e al Chicago Mercantile Exchange (CME), espressi in dollari per tonnellata e trasformati in indice (fonte DailyDataLab).

Dati giornalieri, Indici in $ (2020 = 100)
Dati giornalieri, Indici in $ (2020 = 100)

Dal grafico si può osservare come la dinamica dei prezzi e dei costi tenda ad essere molto simile, sebbene nel breve periodo esistano delle deviazioni dalla traiettoria comune. Queste deviazioni sono maggiori per il prezzo dei coils quotato al CME, che presenta una maggiore volatilità rispetto al prezzo quotato allo SHFE.
Dopo i forti aumenti di fine 2020, nel primo trimestre 2021 il prezzo della carica siderurgica è rimasto sostanzialmente stabile, mentre il prezzo dei coils ha proseguito nella fase di crescita sia sul mercato americano che su quello cinese.
Negli ultimi tre mesi, dunque, gli aumenti di prezzo dell’acciaio non sono più spiegati dall’effetto costi, ma sembrano essere dovuti a dinamiche interne ai singoli mercati.

Negli Stati Uniti, secondo ArgusMedia, l’aumento dei prezzi è dovuto alla domanda da parte dell’industria automotive, che sta continuando a consumare acciaio, nonostante sia alle prese con la scarsa disponibilità di altre materie prime come i semiconduttori. Il consumo di acciaio non si è fermato in modo da permettere una ripartenza a pieno regime una volta tornate disponibili le componenti elettroniche.

Per quanto riguarda il mercato cinese, il governo ha annunciato di voler tagliare la produzione di acciaio nel 2021, per fare fronte agli impegni nella lotta al cambiamento climatico (si veda Reuters). L’annuncio ha spinto il prezzo dei coils a raggiungere un punto di massimo.

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Prezzo dei coils in Europa

Anche in Europa la situazione non è diversa da quella vista sul mercato americano e su quello cinese. Il prezzo mensile dei coils laminati a caldo, di fonte doganale europea, a marzo continua a crescere, come è possibile osservare dal grafico seguente.

Coils laminati a caldo (spessore < 3 mm), €/Ton

La dinamica del prezzo dell’acciaio ha accusato un trend decrescente a partire dal secondo trimestre del 2018, acuitosi per effetto della crisi sanitaria nel 2020, senza però arrivare al punto di minimo toccato nell’aprile 2016. A partire da agosto 2020 è iniziata una fase di forte crescita e il prezzo dei coils a marzo 2021 è arrivato ai massimi degli ultimi 11 anni.
A sostenere il prezzo vi sarebbe un deficit di offerta dovuto alle politiche produttive dei produttori siderurgici europei, non ancora a regime con tutti gli impianti.
Secondo le ultime stime di Eurofer aggiornate lo scorso febbraio il consumo di acciaio in Europa nel 2021 crescerà del +7.5% su base annuale. Se l’offerta nei prossimi mesi non si adeguerà, è plausibile che si osservino ulteriori aumenti. Tuttavia, gli elevati livelli dei prezzi assieme al consolidamento di aspettative di un significativo ciclo di crescita industriale mondiale potrebbe spingere i produttori ad un più veloce adeguamento dell'offerta, creando le condizioni per prezzi più stabili.
In questa fase di grande incertezza, il monitoraggio continuo dei prezzi delle commodity sui diversi mercati risulterà fondamentale.