Prezzo del petrolio segnato dall’incertezza della domanda

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A seguito di una settimana relativamente stabile, in cui il prezzo del petrolio si è fermato sulle medie mobili delle ultime due settimane, lunedì 1 febbraio il prezzo del greggio ha registrato un significativo rialzo, che ha portato il valore prossimo al massimo del 2021 (toccato il 13 gennaio). Rispetto alla scorsa chiusura di venerdì 29, nella giornata di lunedì il Brent ha guadagnato 1.3$, attestandosi sui 56.4 dollari al barile; il WTI ha toccato quota 53.5 (+1.4$), mentre l’Oman/Dubai ha raggiunto i 55.2 dollari al barile (+1.3$). Anche le quotazioni future hanno registrato un aumento, ma con un’ intensità leggermente inferiore.

Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio
Andamento prezzo del petrolio

Dietro la frenata del petrolio della scorsa settimana c’è la fine dell’entusiasmo per le campagne vaccinali, a seguito dei ritardi e delle difficoltà che stanno riscontrando le case farmaceutiche nella produzione e distribuzione dei vaccini. La ripresa della domanda globale, e quindi del comparto degli energetici, è infatti strettamente legata alla rapidità delle somministrazioni.
E’ stata proprio la domanda che lunedì scorso ha sostenuto il prezzo del petrolio; a seguito di una forte tempesta di neve che si è abbattuta sul nord-est degli Stati Uniti, la domanda di combustibili ha subito un significativo rialzo, facendo muovere nella stessa direzione anche il prezzo. Al di là delle oscillazioni giornaliere, la domanda di petrolio viaggia su una strada segnata dall'incertezza, e sull’onda delle restrizioni volte a contenere il contagio da Covid-19.

Le incognite non sono presenti solo dal lato della domanda, ma anche da quello dell’offerta. Ad oggi all’interno dell’OPEC troviamo, da un lato, l’Arabia Saudita che ha deciso arbitrariamente di tagliare la produzione giornaliera di un milione di barili al giorno tra febbraio e marzo e, dall’altro, la Russia che ha deciso di incrementarla leggermente. Un’ulteriore incognita significativa è la politica estera di Biden: se deciderà di allentare le sanzioni con l’Iran ci potrebbe essere un’immissione di petrolio iraniano che potrebbe acuire l’eccesso di offerta, andando a creare ulteriori squilibri sui fondamentali.