A gennaio 2020 i primi segnali della pandemia sui livelli di attività industriale: cosa succede un anno dopo?

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A un anno dai primi effetti sul sistema economico della pandemia da Covid-19, cosa raccontano gli indicatori del ciclo economico?
In Europa, USA e Cina la dinamica, seppure con sfaccettature di diversa intensità, è univoca e mostra un recupero in atto: l’andamento della produzione industriale del settore manifatturiero segnala una ripresa, così come il Purchase Managers’ Index (PMI) e i livelli dei consumi elettrici. Il PMI è uno degli strumenti anticipatori del ciclo economico e sintetico dell’andamento degli acquisti, mentre i consumi elettrici in orario lavorativo rappresentano un indicatore indiretto del livello di attività industriale. Questi indicatori, letti congiuntamente, forniscono una fotografia delle dinamiche economiche in atto.

Nello specifico, in Europa l'indice provvisorio del PMI di gennaio risulta pari a 54.7: solo leggermente inferiore al definitivo di dicembre (55.2) e, sopratutto, ampiamente superiore a 50, soglia che discrimina tra fase di crescita e fase di calo.
Per quanto riguarda i consumi elettrici, a gennaio nel Vecchio Continente questi risultano mediamente in crescita sia rispetto al mese di dicembre che rispetto a gennaio dello scorso anno. La ripresa industriale sempre quindi proseguire anche nel primo mese del 2021.

Negli Stati Uniti l'indice PMI a inizio anno è risultato pari a 59.1, il valore più elevato degli ultimi 10 anni. Anche i consumi elettrici a gennaio risultano in crescita, sia rispetto a dicembre che rispetto a gennaio 2020. Anche negli Stati Uniti la ripresa industriale appare quindi in via di prosecuzione.

Infine ad Oriente, in Cina, l'ultima rilevazione dell'indice PMI per gennaio 2021 è risultata pari a 53.0, in calo rispetto al valore di 54.9 della fine 2020, ma significativamente superiore alla soglia di 50, indicando una prosecuzione della crescita della produzione industriale cinese.
L'industria cinese è stata la prima a registrare gli effetti delle chiusure locali, come emerge dal grafico delle variazioni tendenziali della produzione industriale riportato di seguito.

Grafico 1: Produzione industriale del settore manifatturiero
Var. tendenziale (%)
Produzione industriale del settore manifatturiero

Nella panoramica dei tre indici riportati nel grafico 1 (Cina, USA e Europa), l’indice cinese è il primo a mostrare un brusco calo nei livelli di attività industriale nel 2020, con un crollo tendenziale del 12% a gennaio. I successivi ribassi si sono concentrati sempre nel primo trimestre 2020, che ha segnato una caduta media dell'attività industriale cinese del 12%. La fase di recupero avviata nei mesi successivi ha instradato la produzione industriale del colosso asiatico su un cammino di ripresa, arrivando a gennaio 2021 a segnare stabilità (+0.7%) rispetto allo scorso gennaio.
Nel corso dell’anno la pandemia, inizialmente circoscritta in Cina, si è rapidamente diffusa in tutto mondo; la fase più critica per l'Occidente è stata attraversata nella primavera del 2020. È ad aprile, infatti, che gli indici di produzione industriale europeo e statunitense hanno toccato punti di minimo storico, con variazioni rispettivamente pari a -30% e -20%; tale crollo ha poi ceduto il passo, nei mesi successivi, ad un lento recupero dei livelli di attività industriale in Occidente. Ad oggi l’indice europeo segna stabilità rispetto a gennaio 2020 (+0.7%), mentre quello statunitense è ancora leggermente al di sotto dei livelli dello scorso anno (-1.2%).
In sintesi, dall'insieme delle informazioni di Europa, Usa e Cina risulta confermata una prosecuzione, anche nel primo mese del 2021, della fase di recupero della produzione industriale mondiale.

Oltre a segnalare il recupero in atto, dall'analisi emerge anche come la dinamica dei livelli di attività industriale si caratterizzi per un rimbalzo a "V". All’inizio della crisi sanitaria gli analisti scommettevano su una ripresa a “V” o a “L”, quest’ultima simile alla crisi del 2008-2009. Il grafico di seguito mostra come la Grande Crisi e quella attuale presentino dinamiche nettamente differenti. Nel grafico è riportata la traiettoria dell’indice di produzione industriale mondiale, ponendo come base il mese antecedente a quello del primo mese di crisi.

Grafico 2: Indice di produzione industriale mondiale
Crisi a confronto
 Le due recenti crisi a confronto

A fronte di un recupero più lento, e quindi ad “L” della precedente crisi, che ha impiegato 22 mesi per decretare un recupero totale, in seguito all’attuale crisi la produzione industriale è tornata, nell’arco di circa un anno, in prossimità dei livelli pre-Covid.