Congiuntura delle commodity industriali

Differente dinamica per i prezzi delle commodity sul mercato europeo e quello cinese

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Indicatori Congiunturali Congiuntura

Ormai giunti alla soglia del quarto trimestre del 2020, risulta utile approfondire la dinamica dei prezzi delle commodity industriali fino a questo momento. In questo articolo verrà fornita una visione d’insieme a partire dall’analisi dei principali indicatori congiunturali, con un focus sui prezzi delle materie prime industriali. Si analizzano, in particolare, l’andamento dell’indice di produzione industriale, della domanda mondiale di materie prime e soprattutto dell’indice dei prezzi delle commodity industriali di PricePedia.

La produzione industriale globale

L’attività manifatturiera ha subito un crollo molto intenso nei mesi di aprile e maggio, ma ha mostrato segnali di ripresa in tempi più ristretti rispetto a quanto avvenuto durante la crisi finanziaria del 2008-2009.
Nella figura che segue, viene illustrato l’indice di produzione industriale durante la Grande Recessione vis-à-vis il Great Lockdown. L’ultimo mese prima della crisi viene posto uguale a 100 (2008-09 per la Grande Recessione, 2019-12 per il Great Lockdown).

Indice di produzione industriale: confronto tra Grande Recessione e Great Lockdown
Indice di produzione industriale: confronto tra Grande Recessione e Great Lockdown

Benchè si trovi ancora al di sotto dei livelli di dicembre 2019, da giugno in poi la produzione industriale ha mostrato un rafforzamento. A settembre, inoltre, si stima una variazione tendenziale (rispetto allo stesso mese del 2019) negativa ma contenuta (-3.5%).

La domanda mondiale di commodity industriali

I segnali che arrivano dal lato della produzione sembrano trovare conferma nella dinamica della domanda mondiale di materie prime. Attraverso il commercio estero di commodity industriali di un campione rappresentativo di Paesi, costituito da Cina, Europa e Stati uniti, abbiamo costruito una proxy della domanda mondiale di materie prime, come già segnalato in un precedente articolo.
Nel grafico che segue viene mostrato l’andamento di lungo periodo della domanda mondiale di commodity industriali.

Dinamica della domanda mondiale di materie prime industriali
Dinamica della domanda mondiale di materie prime industriali

Il grafico mostra come le variazioni tendenziali registrate nei mesi di aprile e maggio siano state piuttosto eccezionali rispetto a quelle degli anni precedenti: da gennaio 2012, infatti, non sono mai state registrate cadute tendenziali peggiori del -8%.
Nei mesi successivi le variazioni tendenziali rimangono negative, ma l’ordine di grandezza tende a ridursi sempre di più, fino ad arrivare ad una riduzione della domanda di materie prime del 4.3% a settembre 2020.

Differenze tra Cina e resto del mondo

All’interno del campione considerato, però, le differenze sono sostanziali: in particolare, risulta significativa la contrapposizione tra Cina e Stati Uniti.
La domanda cinese di materie prime a prezzi costanti nel secondo trimestre è aumentata del 16% in termini tendenziali; anche nel terzo trimestre si stima una crescita tendenziale a due cifre. Gli Stati Uniti, invece, hanno registrato un crollo della domanda nel secondo trimestre pari al 23.6%; si stima per il terzo trimestre una ulteriore caduta del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’Europa si colloca a metà strada. Nel secondo trimestre, infatti, la domanda registra una caduta tendenziale simile a quella americana (-23.4%), mentre per il terzo trimestre si stima che la flessione sia stata meno forte, pari al -5% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Prezzi delle commodity industriali

La flessione della domanda europea di materie prime e la crescita di quella cinese si riflette inevitabilmente sui prezzi. Il grafico che segue mette a confronto gli indici PricePedia delle commodity industriali in euro.

Confronto dati mensili, €/Ton

Il grafico mostra come la dinamica dell’indice cinese sia stata più penalizzante rispetto a quella europea nella prima fase dell’anno. Tuttavia, l’indice dei prezzi cinesi da aprile 2020 è cresciuto complessivamente del 17%, mentre l’indice europeo nello stesso periodo ha registrato una flessione superiore all'1%.

Risulta rilevante indagare se nei prossimi mesi l’aumento dei prezzi delle commodity industriali in Cina si trasmetterà ai corrispondenti prezzi sul mercato europeo. Un'importante chiave di lettura è data dal grado di “finanziarizzazione” dei mercati delle diverse materie prime: la possibile trasmissione potrà avvenire con maggiore velocità, a parità di altre condizioni, per i prezzi delle materie prime scambiate sui mercati finanziari, mentre per i prezzi non legati ad un benchmark finanziario gli effetti potrebbero trasferirsi in maniera molto più lenta.

Il monitoraggio continuativo dell’evoluzione dei prezzi delle commodity e dei loro benchmark finanziari rimane, dunque, uno strumento essenziale al fine di anticipare i punti di svolta sul mercato europeo della congiuntura dei prezzi delle merceologie di interesse.