CAOS ITALIA: Non c’è solo il MES

Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 09 dicembre 2019

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LME Non Ferrosi Analisi settimanale LME

DINAMICA SETTIMANALE

Andamento non ferrosi

 

Nella scorsa settimana c’è stato un rialzo dei prezzi che ha interessato 2 metalli su 6. In evidenza il ribasso del nichel e il rialzo dello stagno. Fuori dal paniere LMEX si noti il rialzo dei prezzi dell’alluminio secondario che ha sfiorato il 10%. Le quotazioni dell’indice LMEX sono salite sopra quota 2760 $. L’indicatore di momentum che misura la forza del trend in atto è in zona neutra. La volatilità attualmente è mediamente bassa.

COMMENTO MACROECONOMICO E PROSPETTIVE

Da alcune settimane in Italia si discute di legge di bilancio (in corso di approvazione in Parlamento) e di MES-Meccanismo Salva Stati, che dev’essere firmato dall’Italia e successivamente approvato in sede UE.

Nella legge di bilancio non si intravedono misure concrete per invertire il trend della stagnazione economica che colpisce il nostro paese da anni. Il tasso di crescita è dello zero virgola (quando non negativo), ben al di sotto della media europea e lontano anche dalle altre aree economiche più sviluppate. Per quanto attiene al MES, gli economisti sono divisi su qualche punto, ma in generale concordano sul fatto che sia una misura utile per una condivisione della politica economica e monetaria all’interno dell’eurozona.

In ogni caso, il MES non intacca il tema di fondo: la crescita economica. L’ultima indagine congiunturale di Federmeccanica, presentata nei giorni scorsi, evidenzia come nel solo terzo trimestre dell’anno i volumi di produzione risultino in caduta dell’1% rispetto al trimestre precedente, e del 2% rispetto allo stesso periodo del 2018. Inoltre, la quasi la totalità dei comparti è in affanno: tra gennaio e settembre per le attività metallurgiche si registra una diminuzione media dei volumi del 2.3%, per i prodotti in metallo del 3.5% e per la meccanica strumentale del 2.2%. Per la produzione di autoveicoli la caduta raggiunge il 9.2%.

Alla debolezza della domanda interna, in particolare per beni d’investimento in macchine e attrezzature e mezzi di trasporto, si è accompagnata un’inversione delle esportazioni, che nei primi nove mesi dell’anno sono diminuite dello 0.8%. L’export verso i 28 Paesi dell’UE è diminuito dello 0,9%, quello per i paesi extra UE dello 0.7%. Guardando ai principali mercati di sbocco, l’export verso la Germania si è ridotto dell’1.4%, quello per la Francia del 2.2%, quello per gli Usa del 2.9%.
In più, ci sono il caso ILVA, Alitalia, oltre 160 tavoli di crisi industriali sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico, infrastrutture fragili o pericolanti ecc.

EUROPA: caos atlantico intorno alla Nato
La settimana scorsa è stato celebrato, a Londra, il 70° anniversario della NATO. La ricorrenza è coincisa con un’ulteriore riflessione sull’effettiva utilità, oggi, di questa organizzazione militare nordatlantica. Lo scetticismo sembra diffuso fra pressoché tutti i leader dei paesi aderenti, mentre è più netto il giudizio del presidente francese Macron, che giudica la NATO “un’alleanza ormai in stato di morte cerebrale”. Per Trump, l’Unione Europea deve essere più autonoma e soprattutto deve spendere molto di più nelle spese militari. Di contro, la spesa complessiva sostenuta da Paesi come l’Italia per la NATO appare eccessiva rispetto al reale pericolo di essere attaccati.

Gran Bretagna: storico voto su Brexit
Il prossimo 12 dicembre si vota per il rinnovo del parlamento inglese. I conservatori, guidati dal premier in carica Boris Johnson, secondo gli ultimi sondaggi, sono in vantaggio sui laburisti di 10 punti. Se Johnson vincerà con una buona maggioranza, a gennaio 2020 la Gran Bretagna sarà fuori dalla UE. Sarà comunque una data storica e non solo per i britannici ma per l’Europa intera e per la sue istituzioni, che dovranno fare i conti con questo terremoto.


La settimana dei mercati: Quotazioni in ribasso per le per le borse europee e americane, in rialzo quelle asiatiche.
CRB Index-Materie prime in generale: quotazioni in forte rialzo.
LMEX-Metalli non ferrosi: indice in ribasso; scendono i prezzi di tutti i metalli tranne rame e alluminio.
Petroliferi: prezzi in rialzo del Brent, del WTI e del gas naturale oltre il 7%.
Valute: sostanzialmente stabile il cross euro-dollaro. In rialzo lo yuan, lo yen e la sterlina.
Metalli preziosi: prezzi in ribasso per oro, argento, platino e in rialzo per il palladio.