News economiche altalenanti che condizionano i mercati

Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 09 settembre 2019

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LME Non Ferrosi Analisi settimanale LME

DINAMICA SETTIMANALE

Andamento non ferrosi

 

Nella scorsa settimana c’è stato un rialzo dei prezzi che ha interessato 4 metalli su 6. In evidenza il forte rialzo dello stagno seguito da quello dello zinco. Le quotazioni dell’indice LMEX sono salite fino a toccare quota 2829 $. L’indicatore di momentum che misura la forza del trend in atto è in zona neutra ma in rialzo.

COMMENTO MACROECONOMICO

L’economia mondiale alterna news positive a news negative finendo così col condizionare i mercati in un senso e nell’altro. Nella scorsa settimana ad esempio c’è stato il dato positivo sull’occupazione americana che è risultato in crescita mentre gli analisti si aspettavano una diminuzione. In Germania al contrario è arrivato il dato negativo sulla contrazione degli ordini dell’industria manifatturiera, relativo al secondo trimestre dell’anno che fa salire le possibilità di recessione nella locomotiva tedesca con riflessi pesantissimi su tutta l’eurozona a cominciare dall’Italia. News non positive anche dalla Cina dove il rallentamento economico appare tra i più consistenti degli ultimi anni. Le news economiche condizionano le banche centrali più importanti che nelle prossime settimane sono attese ad importanti interventi di politica monetaria. Per BCE e BPOC dovrebbero essere interventi espansivi (riduzione dei tassi d’interesse e QE). Per La FED ancora non è chiara la linea che seguirà; se quella accomodante richiesta dal presidente Trump o quella più restrittiva richiesta dal board della banca. Sul fronte politico in Europa si va verso la nascita effettiva del 2° governo Conte che lunedì si presenterà alla camera per la fiducia e martedì al senato. Caos totale invece in Gran Bretagna dove Brexit no deal divide il governo. La Scozia ha addirittura minacciato un nuovo referendum per staccarsi dal Regno Unito. Si avvicina anche la data d’insediamento della nuova Commissione Europea, alle prese con la nomina dei commissari. Sul fronte geopolitico le cose sono stabilmente negative. La guerra dei dazi registra una nuova promessa di incontri ad alto livello tra USA e Cina ma le aspettative sono piuttosto fredde.

La reazione dei mercati

Cominciamo con quelli valutari con King Dollar che, dopo aver aggiornato i nuovi massimi pluriennali si è concesso una pausa. Ne approfitta l’euro che si riporta sopra quota 1,10 e lo yuan che guadagna qualcosa sul dollaro. Dai mercati petroliferi arrivano rialzi consistenti per Brent e WTI e soprattutto per il gas naturale che segna un corposo + 9% su base settimanale. Tra i metalli preziosi prese di benefici su oro e argento con conseguente ribasso dei prezzi e rialzi per platino e palladio. Per quanto riguarda i metalli non ferrosi bene rame, alluminio, zinco e stagno che sale del 7% e male nichel e piombo che registrano ribassi dovuti a prese di beneficio dopo i rialzi delle settimane precedenti.