Indicatori anticipatori dei prezzi internazionali delle materie prime

Produzione industriale e commercio mondiale di materie prime approssimano la dinamica della domanda di materie prime.

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Indicatori Congiunturali Congiuntura

In un precedente articolo abbiamo verificato la capacità esplicativa dell’indice di produzione industriale per dar conto dell’andamento dei prezzi delle commodity. La produzione industriale può essere infatti considerata una proxy della domanda mondiale di materie prime e quindi interagire con i prezzi secondo il tradizionale schema di domanda e offerta.
La settimana scorsa è stato aggiornato il database mensile del commercio mondiale pubblicato in ExportPlanning. Una delle componenti del database è la domanda mondiale di materie prime naturali e industriali. In questo articolo verificheremo quindi se questo indicatore può dar conto della dinamica dei prezzi più di quanto fatto dall’indice di produzione mondiale.
La tabella che segue riporta le correlazioni tra i tassi di variazione tendenziale (anno su anno) delle seguenti tre variabili:

  • commercio mondiale di materie prime (COM);
  • indice di produzione mondiale (PROD),
  • indice dei prezzi delle materie prime in euro, misurato dall’indice StudiaBo No Energetici (PRE).
Matrice di correlazione
PROD PRE
COM 0.51 0.60
PROD 0.46

Come risulta dalla tabella, la correlazione COM-PRE (tra le variazioni del commercio delle materie prime e quella dei prezzi) è più elevata di quella PROD-PRE (tra le variazioni della produzione e le variazioni dei prezzi). Questo indicatore sembrerebbe quindi confermare una maggior capacità del commercio di materie prime di spiegare i prezzi.
Il grafico che segue riporta le dinamica dei tre tassi di variazione considerati.

Indice di produzione mondiale

Dall’analisi dei grafico emerge che:

  • il commercio mondiale delle materie prime ha una variabilità maggiore rispetto a quella della produzione. Questo dipende dal maggior effetto che i cicli di scorte hanno sul commercio di materie prime rispetto a quello che hanno sul totale della produzione industriale. In una fase di ciclo calante, gli acquisti di materie prime tendono, infatti, a diminuire non solo per effetto dei minori fabbisogni previsti, ma anche a causa della riduzione del livello di scorte per:
    • motivi precauzionali, data la riduzione dei tempi di consegna;
    • motivi speculativi, data la possibilità di acquistare in futuro a prezzi più bassi.
    La situazione risulta opposta in una fase espansiva del ciclo.
  • Da metà 2014, i cicli dei prezzi sono sempre stati anticipati da cicli allineati di commercio mondiale di materie prime:
  • Cicli di commercio e prezzi di materie prime
    Ciclo in aumento Ciclo in calo
    seconda parte 2014 inizio 2015
    parte centrale 2015 fine 2015
    2016 inizio 2017
    parte centrale 2018 fine 2018, inizio 2019

Anche dall’analisi del grafico emerge quindi che la dinamica del commercio mondiale è in grado di dar conto in modo più esaustivo delle dinamica dei prezzi delle materie prime.
Un elemento di particolare interesse è la dinamica della produzione industriale e del commercio estero di materie prime nel corso del 2019. Osservando il grafico emerge che tra aprile e giugno l’indice di produzione industriale e quello del commercio delle materie prime presentano due dinamiche parzialmente diverse: da un lato la produzione si trova in una fase di relativa stabilità, dall’altro il commercio mondiale registra un recupero dopo le flessioni accusate tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019.
Va segnalato come l'indicatore di commercio estero nei mesi più recenti è il risultato, in parte, di stime. Non tutti i paesi sono infatti tempestivi nelle loro dichiarazioni di commercio estero. Fatta salva questa premessa tuttavia, la dinamica degli scambi mondiali di materie prime sembrerebbe indicare terminata la fase di flessione dei prezzi internazionali di materie prime.