Effetti della crescita mondiale sui prezzi delle materie prime

L’attuale crescita mondiale è leggermente inferiore al valore che non produce effetti sui prezzi.

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Indicatori Congiunturali Congiuntura

Il grafico che segue riporta la dinamica tendenziale della produzione industriale mondiale.

Grafico 1: Indice di produzione mondiale

Indice di produzione mondiale

Considerando gli ultimi anni, dopo aver registrato una fase di forte espansione fino alla fine del 2017, con tassi di crescita anche superiori al 5%, la dinamica della produzione industriale è andata progressivamente rallentando fino ad un valore inferiore al 2%, registrato negli ultimi mesi del 2018. Nel mesi successivi la produzione mondiale non ha accusato ulteriori significativi rallentamenti e, a giugno 2019, essa risulta crescere ad un tasso prossimo all’1.5%.

Il grafico successivo pone a confronto la dinamica dei tassi di variazione dell’indice di produzione industriale con quella dei prezzi delle materie prime in euro, misurato dall’indice StudiaBo No Energetici1.

Grafico 2: Indice di produzione mondiale e Indice StudiaBo

Indicatori del ciclo economico

Come atteso, la correlazione tra le due serie è elevata, segnalando come una determinante importante delle variazioni dei prezzi delle materie prime è la dinamica dell’indice di produzione industriale, che approssima la domanda mondiale di materie prime.

Può essere utile utilizzare gli strumenti econometrici per misurare quale è il tasso di variazione della produzione industriale mondiale che non produce effetti sui prezzi delle materie prime. L’ipotesi è che se la domanda mondiale cresce ad un tasso “normale”, l’offerta di materie prime tenderà ad anticipare questa dinamica crescendo ad un tasso simile. In questo caso i mercati delle materie prime risultano in ogni periodo in equilibrio e i prezzi tendono a non variare.

Il modello econometrico che più si presta a questo obiettivo è un modello ECM (Error correction model) con la seguente specificazione di lungo periodo:

Tasso di variazione dei prezzi = β * (Tasso di variazione delle produzione mondiale - α)

Risulta evidente in questa specificazione che se il tasso di variazione delle produzione industriale mondiale è pari ad α, allora il tasso di variazione dei prezzi delle materie prime è pari a zero. L’ECM stimato è risultato particolarmente buono dal punto di vista econometrico, consentendo di attribuire al valore stimato del parametro α unagrado elevato di rappresentatività dei fatti reali. Il valore stimato di α è pari al 2%. Dato un valore stimato superiore alla crescita effettiva della produzione industriale mondiale, questa analisi ci dice che le attuali condizioni di sviluppo dell’economia mondiale sono tali da creare condizioni sui mercati delle materie prime con una domanda che tende a crescere meno dell’offerta, portando ad una flessione dei prezzi. Naturalmente questa è un’analisi che vale per l’aggregato complessivo delle materie prime escluse quelle energetiche. Le condizioni specifiche dei singoli mercati potrebbero essere in parte diverse, sia per una dinamica della domanda diversa da quella media del totale delle materie prime, sia, soprattutto, per una dinamica diversa dell’offerta, il cui diverso grado di concentrazione consente aggiustamenti più o meno veloci.


(1) Indice Totale Commodities pesato per i valori di import UE28 di ciascuna tipologia, esclusi gli Energetici, Indice di prezzo in € (2017 = 100).