Forze contrapposte sul mercato del petrolio
Sempre più instabile l’equilibrio di mercato, tra aspettative di riduzioni della domanda e diminuzioni dell’offerta
Pubblicato da Claudia Ranocchia. .
Energetici Petrolio Analisi settimanale PetrolioLa settimana scorsa è stata una settimana di ribassi per le quotazioni del petrolio. Dopo aver toccato i massimi degli ultimi sei mesi, venerdì le quotazioni del Brent e del WTI hanno chiuso a 71 e 62 dollari al barile, perdendo nell'arco di una settimana rispettivamente il 1.2% e 2% e tornando sui livelli medi di aprile. Dietro questo ribasso c’è una correzione dei mercati finanziari, come descritto nell'articolo "Oil prices stumble as hedge funds become overextended: Kemp".
Prezzo giornaliero del petrolio sui mercati finanziari
![Prezzo giornaliero del petrolio Brent](/static/uploads/file/2019/05/06/BRENT.png)
![Prezzo giornaliero del petrolio WTI](/static/uploads/file/2019/05/06/WTI.png)
La flessione della settimana passata si inserisce in un momento di tensioni rialziste sul mercato del petrolio che riflettono la situazione geopolitica internazionale corrente:
- la critica situazione in Venezuela tra il tentativo del colpo di stato da parte di Guaidò e gli incidenti nell’industria petrolifera venezuelana - la cattiva amministrazione delle aziende d’estrazione più importanti ha ridotto in condizione pessime gli stabilimenti, inoltre la situazione è aggravata anche dai frequenti i blackout;
- il perseguire degli scontri in Libia;
- la fine delle proroghe per i paesi importatori di greggio iraniano;
- l’interruzione della fornitura di greggio dall’oleodotto di Druzhba. Contrariamente a quanto aveva annunciato la Russia la settimana scorsa, le riparazioni dell’oleodotto Druzhba richiederanno più tempo del previsto – intanto Ungheria, Polonia e Bielorussia stanno utilizzando le scorte d'emergenza.
Il driver che può aver “annullato” gli effetti di queste tensioni rialziste è stata la probabile la presa di profitto da parte degli operatori finanziari. Inoltre a contribuire alla riduzione del prezzo c’è:
- la manovra della FED di lasciare invariati i tassi d’interesse;
- la pubblicazione da parte dell’Energy Information Administration di un aumento delle scorte di petrolio (+ 0.83% rispetto alla settimana scorsa), le più alte da settembre 2018.
Questa settimana si è aperta con un'ulteriore flessione dei prezzi a seguito dell’annuncio di Trump di voler aumentare le tariffe dal 10% al 25% su 200 miliardi d’importazioni dalla Cina; ciò implica ulteriori preoccupazioni circa il rallentamento della domanda globale.