Anche gennaio col segno meno

Frenano ancora gli Energetici che trainano molte commodities

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Energetici Indicatori Congiunturali Chimica: Specialty Congiuntura

Il confronto tra l’ Indice totale commodities e quello che esclude gli energetici ( Indice No Energetici ) segnala nel mese di gennaio una nuova riduzione dei prezzi in euro, seppur contenuta. Le variazioni congiunturali sono infatti negative per entrambi gli indicatori e pari a -1,7% per il primo e -0,7% per il secondo. Sia l’Indice totale che quello No Energetici sono stabili rispetto ad un anno fa: le loro variazioni tendenziali sono infatti inferiori al punto percentuale.

Grafico 1: Confronto Indice totale commodities e No Energetici (Gennaio 2019)

Confronto Indice totale commodities e No Energetici (Gennaio 2019)

Il grafico a barre delle variazioni congiunturali delle singole tipologie merceologiche delinea un altro mese di flessione per la maggior parte delle commodities ad esclusione dei Preziosi che accrescono il loro valore del +4% per effetto dell’aumento della domanda mondiale (si veda articolo sole24ore). I Chimici Organici e gli Energetici sono le tipologie che frenano maggiormente, con variazioni introno al -3%; seguono Ferrosi e Plastiche ed Elastomeri che rallentano del -2% rispetto al mese precedente. Variazioni di poco superiori al punto percentuale per Non Ferrosi e Legno e Carta. Restano sostanzialmente stabili (variazioni minime) Fibre Tessili, Alimentari e Prodotti dell’industria Chimica.

Grafico 2: Gennaio 2019, variazioni % in euro rispetto ad Dicembre 2018

Fonte: PricePedia

Grafico 3: Gennaio 2019, variazioni % in euro rispetto a Gennaio 2018

Fonte: PricePedia

Il grafico delle variazioni tendenziali segnala livelli inferiori ad un anno fa per Non Ferrosi, Preziosi e Chimici Organici, con riduzioni rispettivamente del -5, -4 e -1,8%. Molte commodities si attestano sugli stessi livelli di gennaio 2018 con variazioni inferiori all’1% e sono: Energetici, Fibre Tessili, Alimentari e Plastiche ed Elastomeri. Legno e Carta e Ferrosi hanno valori superiori di circa il +4%. A crescere di più è però la merceologia dei Prodotti dell’Industria Chimica, con una variazione tendenziale del +10%.

Grafico 4: Confronto quotazioni Brent e WTI

Confronto quotazioni Brent e WTI

Il ritardo nella trasmissione della dinamica dalle quotazioni finanziarie ai prezzi doganali ha permesso agli indici dei prezzi doganali di segnalare un altro mese di flessione invece di registrare la lieve ripresa in atto su alcuni mercati finanziari, come quella che sta interessando gli energetici. Sia il Brent che il WTI (in euro) hanno recuperato a gennaio con variazioni prossime ai 4 punti percentuali rispetto allo scorso dicembre. E' lecito ora chiedersi se nei prossimi mesi ci sarà una ripresa dei prezzi.