I prezzi in euro delle commodities continuano a crescere

Ad ottobre due trend di segno opposto: gli energetici continuano a crescere, non ferrosi ed alimentari rallentano

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Energetici Non Ferrosi Congiuntura

Dopo la ripresa di settembre, anche nel mese di ottobre si conferma la crescita dei prezzi in euro delle commodities, come mostrato dall’Indice aggregato StudiaBo: si registra, in particolare, una crescita del + 1,77% rispetto a settembre e del + 20,08% rispetto ad un anno fa.

Indice totale delle commodities (Ottobre 2018)

I prezzi sono ancora una volta spinti dagli Energetici (+ 3,17%) e in particolare dal petrolio - in Europa è il prodotto più scambiato all’interno di questo cluster e, più in generale, tra le commodities - che in questo mese cresce a un tasso del + 3,55% (il WTI al CME cresce al + 3,12% mentre il Brent all'ICE fa + 4,01%). Si registra una crescita importante anche per i Preziosi, con una variazione congiunturale del + 2,74%; sopra il punto percentuale la crescita di Prodotti dell’industria chimica (+ 1,60%), Chimici organici (+ 1,35%) e Plastiche (+ 1,10%). Variazioni minime per Fibre tessili (+ 0,12%), Ferrosi (+ 0,08%), Legno e Carta (- 0,35%) e Alimentari (- 0,62%). Riconfermato il trend negativo dei Non ferrosi, che registrano un’ennesima frenata pari a - 1,27%, coerentemente con il rallentamento dell'economia internazionale: questi prodotti sono sensibili alle aspettative di crescita economica futura; il giudizio degli operatori economici in questo momento è di rallentamento dei consumi e degli investimenti.

Grafico 1: Ottobre 2018, variazioni % in euro rispetto ad Settembre 2018

Fonte: PricePedia

Una situazione analoga si ripropone considerando le variazioni tendenziali: la tipologia che è cresciuta maggiormente rispetto ad un anno fa è quella degli Energetici (+ 38,48%); sopra i dieci punti percentuali anche la crescita di Chimici Organici (+ 15,95%), Fibre Tessili (+ 13,71%) e Prodotti dell’industria chimica (+ 10,47%). Crescono ad un tasso del + 8% Plastiche, Legno e Carta e Ferrosi. Gli Alimentari si trovano sotto il loro livello di ottobre 2017 e registrano una variazione tendenziale del - 5,21%. I Non Ferrosi, nonostante il trend negativo in atto, hanno un livello sostanzialmente pari a quello di un anno fa (- 0,25%).

Grafico 2: Ottobre 2018, variazioni % in euro rispetto a Ottobre 2017

Fonte: PricePedia

Analizzando la dinamica dell’indice aggregato dei Non Ferrosi emerge che questi hanno raggiunto il livello di aprile 2015, che è stato sia il picco del trend positivo durato un anno, sia il punto in cui ha avuto origine un nuovo trend ma decrescente e che ha avuto i punti di minimo tra febbraio e giugno 2016. L’indice aggregato degli Alimentari segnala chiaramente un trend negativo che ha avuto origine nei primi mesi del 2017 e che dopo una ripresa tra marzo e giugno di quest’anno ha continuato a perdere valore fino al mese di ottobre con tassi modesti (prossimi al punto percentuale) e costanti.

Confronto Indice Aggregato Non Ferrosi e Alimentari (Ottobre 2018)