L’accordo USA-Cina sul commercio sostiene il prezzo del petrolio

Trump lascia intendere probabile un accordo sul commercio tra USA-Cina: il mercato del petrolio reagisce con un aumento.

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Martedì 13 Febbraio il Presidente Trump, parlando del negoziato in essere tra Stati Uniti e Cina, ha affermato che il 1 marzo non è una "magic date", lasciando intendere che la data di un possibile accordo potrebbe essere posticipata. Nell’arco di poche ore i prezzi del Brent e del WTI hanno guadagnato un dollaro, crescendo il primo da 66$/bbl a 67, il secondo da 56$/bbl a 57. Nei giorni scorsi questo aumento è rimasto acquisito. Le contrattazioni di fine settimana hanno infatti confermato il prezzo del petrolio a 67 e 57 dollari a barile.

Prezzo giornaliero del petrolio sui mercati finanziari
Brent Prezzo giornaliero del petrolio Brent
WTI Prezzo giornaliero del petrolio WTI

 

Sempre più probabile un accordo tra Stati Unici e Cina nei negoziati commerciali in corso.

Il mercato a breve del petrolio sta quindi scommettendo sul successo delle trattative in corso tra Usa e Cina, che consentirebbe di limitare alla sola prima parte del 2019 il rallentamento in corso della domanda mondiale di petrolio. Nei giorni successivi le probabilità di successo delle trattative sono ulteriormente aumentate. Venerdì sera Trump, derogando al protocollo presidenziale, ha ricevuto allo studio Ovale il vice premier cinese Liu He, a Washington per le trattative sul commercio. I twitter del presidente di sabato e domenica hanno descritto l’incontro come molto positivo e preparativo dell’incontro finale tra Trump e Xi Jinping, previsto entro la fine di marzo. Lo scenario di un aumento il 1 marzo delle tariffe americane dal 10% al 25% su 200 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina, sembra, quindi, ora meno probabile.

A febbraio 2019 l’offerta mondiale di petrolio è risultata inferiore alla domanda di oltre 1 milione di barili al giorno

L’aumento del prezzo del petrolio riflette sicuramente il cambio di prospettiva sulla possibile evoluzione della guerra commerciale avviata dall’amministrazione Trump verso la Cina. Riflette tuttavia anche, la crescente capacità dell’Opec di controllare l’offerta complessiva di petrolio sui mercati mondiali.
Secondo il report pubblicato dall’EIA il 12 febbraio, l’aumento dell’offerta americana di petrolio ha raggiunto la cifra record di 12 milioni di barili al giorno ed è prevista aumentare fino a superare i 13 milioni di barili al giorno nella seconda parte del 2020. Questa maggior offerta americana ha trovato, però, compensazione in una corrispondete riduzione dell’offerta OPEC. L’EIA stima che a febbraio 2019 l’offerta di petrolio e gas a livello mondiale siano risultati inferiori alla domanda di oltre 1 milioni di barili al giorno.