Il calo del prezzo del petrolio ha già trovato un pavimento?
L'attuale prezzo del petrolio sta già determinando l'uscita di alcuni produttori marginali americani
Pubblicato da Claudia Ranocchia. .
Energetici Petrolio Analisi settimanale PetrolioSettimana di recupero per il prezzo del petrolio, che chiude su un livello lievemente maggiore rispetto a due settimane fa. Il Brent ha chiuso a 61.5 dollari al barile (+1.1 dollari), il WTI a 56.5 (+1.4) e l’Oman/Dubai a 59 (+0.2).
In generale il prezzo del petrolio sembra essere guidato dal clima di distensione tra Cina e Usa che sembra favorirne un rilancio.
L’incremento più forte si è verificato mercoledì scorso. Il prezzo del petrolio ha guadagnato in media il +4%, guidato da due fenomeni prevalentemente:
- riduzione delle scorte americane di greggio (-5 milioni di barili);
- nuove tensioni Iran-Usa.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, da un lato gli USA hanno imposto nuove sanzioni all’Iran dall’altro il presidente Rouhani ha tolto qualsiasi limite imposto alla ricerca e allo sviluppo in campo nucleare “I..announce the third step. The atomic energy organisation [of Iran] is ordered to immediately start whatever is needed in the field of research and development, and abandon all the commitments that were in place regarding research and development.” (fonte Al Jazeera). La scorsa settimana, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (IAEA) ha confermato che la scorta iraniana di uranio a basso arricchimento ha superato il limite consentito dall'accordo.
Il presidente iraniano dopo una drastica riduzione della produzione (1) e dell’export di petrolio ha “ammonito” l’Europa al fine di trovare una soluzione affinché il paese possa vendere nuovamente petrolio all’estero. Nel 2018 l’Europa (UE-28) è stata il più grande importatore di petrolio greggio dall’Iran, rappresentando circa il 50% delle vendite all'estero iraniane. Le nuove sanzioni si inseriscono in un contesto di forte tensione nel golfo dell’Oman, dove questa estate ci sono stati attacchi aerei, sequestri navali e esplosioni di droni.
Dal lato dell'offerta OPEC, questa settimana (giovedì 12 settembre) il Joint Minesterial Monitoring Commitee (JMMC) si incontrerà ad Abu Dhabi per valutare i progressi in merito di riduzione dell’offerta e ci si attende che l’OPEC+ riaffermi il suo impegno nella stabilizzazione del prezzo del petrolio.
Come segnalato settimana scorsa, il prezzo del petrolio ad agosto è sotto del -19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante gli aumenti di breve periodo registrati nelle ultime settimane. Questi livelli di prezzo stanno mettendo in crisi parte dell’industria americana di greggio. In un report dell’EIA pubblicato ad agosto, si legge che il numero totale di piattaforme petrolifere attive a luglio è di 847, con una riduzione di oltre 100 piattaforme rispetto ad un anno fa, a causa di costi marginali superiori ai prezzi di mercato.
(1)Nell’ultimo rapporto dell’ Energy Information Admininistration (EIA) si legge che a giugno 2019 l’Iran ha ridotto la produzione di petrolio del -44% passando da 3.7 a 2.1 milioni di barili al giorno.