L’inversione di rotta degli oli vegetali

La relazione tre beni sostituti porta ad un rimbalzo delle quotazioni degli oli

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Oli vegetali Congiuntura

In un precedente articolo avevamo descritto gli effetti sui prezzi delle commodity dell’intensa riduzione della domanda mondiale, avvenuta in seguito all’introduzione di misure di lockdown in numerosi paesi del mondo.
Nella filiera degli oli vegetali, il calo della domanda ha contribuito all’interruzione delle tensioni registrate lo scorso anno, in particolar modo sul prezzo dell’olio di soia e dell’olio di palma. Con la fine delle restrizioni, volte a contenere la diffusione del Covid19, si è verificata una ripresa dell’attività industriale e dei consumi, e i prezzi degli oli vegetali hanno registrato un "fisiologico" rimbalzo.

Olio di palma

Il grafico che segue riporta la quotazione dell'olio di palma del Chicago Mercantile Exchange; i valori sono riportati in euro per tonnellata.

Andamento della quotazione dell'olio di palma
Andamento della quotazione dell'olio di palma

Dopo l’elevata fase di tensione nel 2019, nei primi cinque mesi di quest’anno la quotazione dell’olio di palma ha registrato una profonda riduzione, perdendo circa il 40% del valore di inizio anno, per poi entrare in una fase di parziale recupero. Il rimbalzo della quotazione dell’olio di palma si è verificato a giugno, e ha portato ad un recupero complessivo del 24% nei mesi estivi; il livello di prezzo è quindi tornato prossimo a quello di febbraio, primo mese di crisi.
Anche a settembre il prezzo dell’olio di palma sta proseguendo la sua fase di recupero; il prodotto è attualmente trattato sui 573 euro alla tonnellata.
A favorire il recupero del prezzo dell’olio di palma troviamo due elementi chiave:

  1. la riduzione della produzione in Indonesia: a causa di un clima particolarmente secco nella prima parte dell’anno l’output si è ridotto di circa il 9%;
  2. l’aumento della domanda di olio di palma malesiano, probabilmente dovuto agli effetti dei lockdown. In Malesia, infatti, il governo ha concesso ai piantatori di poter continuare a lavorare, seppur a capacità ridotta: ciò ha garantito una continuità nell’offerta malesiana di olio di palma, offerta alla quale i paesi importatori si sono rivolti alla ripresa degli scambi commerciali.
    In un articolo di Reuters si legge infatti che l’azienda malesiana Sime Darby Plantation prevede un aumento dei profitti nella seconda parte dell’anno, da un lato perché l’aumento dei prezzi dell’olio ha mitigato gli effetti dell’impatto del Covid19, e dall’altro perché l’allentamento delle misure restrittive ha favorito una ripresa della domanda.

L’andamento del prezzo dell’olio di palma però non è soltanto legato ai movimenti dei suoi fondamentali, ma anche alle dinamiche di altri oli vegetali, ad esempio quello di soia. Le serie di prezzo presentano infatti dinamiche simili, confermate anche dall’elevata correlazione, che risulta pari a 0.80.
L’olio di soia e quello di palma risultano infatti beni sostituti in diversi mercati, come ad esempio quello alimentare ed energetico: entrambi sono infatti utilizzati come biocombustibili.

Olio di soia

L’interesse per i biocombustibili è in costante aumento, e tale fattore si riflette nel prezzo dell’olio di soia. In un recente rapporto, il Dipartimento dell’Agricoltura americano afferma che la produzione e i prezzi dell’olio di soia destinato alla filiera dei biocombustibili sono in aumento, e si attende un prezzo per i semi soia1 per il prossimo anno pari a 340 dollari per tonnellata. Ad agosto al Chicago Mercantile Exchange il prezzo medio mensile dei semi di soia si attesta sui 329 dollari alla tonnellata.

Il grafico che segue riporta la quotazione al Chicago Mercantile Exchange dell’olio di semi di soia. Il valori sono riportati in euro per tonnellata.

Andamento della quotazione dell'olio di soia
Andamento della quotazione dell'olio di soia

Così come l’olio di palma, le forti tensioni registrate sul mercato dell’olio di soia nel 2019 sono state interrotte a inizio 2020: tra febbraio e marzo la quotazione dell’olio di soia ha registrato una caduta del 20%, caduta rallentata soltanto nel mese di aprile, quando il prezzo ha registrato una contrazione relativamente modica rispetto al mese precedente (-0.8%).
La quotazione dell’olio di soia ha poi subito un’inversione di rotta tra maggio ed agosto, con un recupero di circa il 10% nel complesso; la spinta più forte è stata registrata ad agosto. Il rialzo sta proseguendo nel mese di settembre, tanto che la quotazione è prossima ai livelli di inizio anno. Attualmente l’olio di soia è trattato sui 640 euro alla tonnellata, segnalando un recupero sulla netta caduta di inizio 2020.
Il paese che maggiormente ha trainato questo recupero è la Cina: a seguito di un disgelo nei rapporti commerciali con gli USA, il paese ha infatti ripreso ad importare dall’America. Più in generale, si nota un aumento generalizzato delle esportazioni americane, specialmente verso il Brasile e l’Ucraina.


(1) Il prezzo medio stagionale, valore stimato sulla base del prezzo medio stagionale fornito dai produttori.