Commodity: si naviga a vista

Timori sul mercato del molibdeno: la Cina bloccherà le esportazioni?

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Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie Prime

I mercati finanziari si stanno progressivamente immunizzando dalle dichiarazioni di Donald Trump, manifestando reazioni sempre meno intense e di durata più breve. Tuttavia, almeno nel breve periodo, le continue tensioni commerciali aumentano la volatilità, generando shock temporanei sui prezzi. È il caso di questa settimana, quando l’annuncio del raddoppio dei dazi statunitensi su acciaio e alluminio ha accentuato la turbolenza nei mercati finanziari. I dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti sono infatti passati dal 25% al 50%, fatta eccezione per le importazioni provenienti dal Regno Unito, che restano al 25% in virtù dell’accordo U.S.-UK Economic Prosperity Deal, firmato l’8 maggio.
Questo incremento delle misure protezionistiche, comunicato in un momento in cui gli Stati Uniti sono ancora impegnati nelle trattative con Cina ed Europa, ha alimentato timori di un’ulteriore escalation delle tensioni commerciali a causa delle possibili contromisure da parte degli altri partner commerciali.

In questo scenario aumentano, inoltre, i rischi di un rallentamento della crescita economica, sia negli Stati Uniti sia a livello globale. Ciò complica ulteriormente le decisioni della Federal Reserve (FED), che potrebbe essere costretta ad accelerare l’adozione di politiche monetarie espansive per sostenere l’economia americana, nonostante un’inflazione ancora superiore al target.
Il persistere di un’inflazione superiore all’obiettivo della FED, combinato con l’aspettativa di un taglio dei tassi più ravvicinato, ha favorito il deprezzamento del dollaro americano a inizio settimana.
Nel grafico che segue si riporta l'andamento del tasso di cambio tra l'euro e il dollaro USA.

Tasso di cambio tra l'euro e il dollaro statunitense
Tasso di cambio tra l'euro e il dollaro statunitense

Sintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity

In seguito al rallentamento dei prezzi della scorsa settimana, causato dalla revisione al ribasso delle prospettive di crescita dell’economia cinese, i prezzi delle materie prime hanno registrato alcuni rialzi, sostenuti dal deprezzamento del dollaro e da diversi shock di breve periodo.
Il settore degli energetici è stato caratterizzato da rialzi significativi, guidato dalle dinamiche dei prezzi del petrolio e del gas naturale.
Il prezzo del petrolio è cresciuto principalmente a causa degli incendi boschivi in Alberta e Canada, che hanno bloccato parte della produzione petrolifera, e per via dell'aumento dell’offerta da parte dell’OPEC inferiore alle aspettative del mercato.
Il gas naturale TTF (Olanda) ha registrato un rialzo ancora più marcato, spinto dalle condizioni meteorologiche avverse, dai blocchi di manutenzione in Norvegia e, soprattutto, dall’escalation del conflitto russo-ucraino, in seguito all’attacco ucraino contro la Russia, che ha aumentato le tensioni geopolitiche e alimentato l’incertezza sulle forniture energetiche.

I prezzi finanziari cinesi delle materie plastiche e degli elastomeri hanno interrotto la loro discesa dei prezzi, per poi seguire una lieve ripresa.
I beni rifugio come oro e argento hanno registrato rialzi, soprattutto a inizio settimana, legati ai nuovi dazi commerciali USA e all’inasprimento del conflitto russo-ucraino, che appare tutt’altro che prossimo a dei negoziati di pace.

Tra i metalli industriali, le dinamiche settoriali sono state eterogenee. Nel comparto dei metalli ferrosi, i prezzi cinesi dei minerali di ferro e quelli europei dei coils laminati a caldo hanno subito un calo marcato, principalmente causato dal raddoppio dei dazi statunitensi sull'acciaio. Nel mercato dei non ferrosi invece, si sono registrate variazioni più contenute con lievi rialzi generali. I prezzi finanziari dell’alluminio sono rimasti sostanzialmente stabili dopo l’annuncio dei dazi USA, mentre quelli sul premio dell’alluminio Midwest USA consegnato al netto dei dazi (fonte Platts), è salito di quasi 150 $/tonnellata rispetto ai prezzi di venerdì 30 maggio, con un rialzo di circa il 17%.
Tra i metalli non ferrosi, il prezzo che ha registrato l’aumento più marcato è quello del molibdeno, alimentato dai timori di un possibile inasprimento delle restrizioni cinesi all’export verso gli Stati Uniti. La Cina aveva già introdotto vincoli alle esportazioni di alcuni metalli rari, tra cui il molibdeno, come misura di ritorsione contro i dazi statunitensi. L’ulteriore escalation commerciale ha riacceso le preoccupazioni su nuove limitazioni alle forniture.

Politica Monetaria BCE

Nella riunione del 5 giugno, la Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato il tasso sui depositi al 2%, in linea con le attese degli analisti. Più sorprendente è stata invece la revisione al ribasso delle stime sull’inflazione, attesa al 2% entro fine 2025 e all’1.6% nel 2026.
Le prossime mosse di politica monetaria dipenderanno anche dagli sviluppi della guerra commerciale con gli Stati Uniti, con la presidente Lagarde che ha ribadito l’assenza di un percorso prestabilito.
I mercati finanziari prezzano un nuovo taglio dei tassi tra settembre e dicembre, ma una mossa anticipata a luglio resta possibile in caso di un deterioramento significativo dei colloqui con Washington.

APPENDICE NUMERICA

ENERGIA

L'indice degli energetici PricePedia torna a seguire una dinamica rialzista.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

La heatmap degli energetici evidenzia un aumento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, a fronte della discesa dei prezzi del propano liquefatto e del butano.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi degli energetici

 

MATERIE PLASTICHE

L'indice finanziario cinese delle materie plastiche e degli elastomeri interrompe la sua dinamica ribassista, seguendo un rialzo verso fine settimana.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

 

FERROSI

Entrambi gli indici dei metalli ferrosi hanno registrato un calo significativo martedì, in seguito alla firma da parte di Trump dell’ordine esecutivo che impone un dazio del 50% sull’acciaio e alla pubblicazione dei dati negativi del PMI cinese Caixin.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

Dall'analisi dell'heatmap si evidenzia la caduta dei prezzi cinesi dei minerali di ferro e di quelli europei dei coils laminati a caldo.

HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

I due indici finanziari dei metalli non ferrosi, rimangono relativamente stabili, mostrando lievi rialzi dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

Dalla heatmap dei non ferrosi si evidenzia l'aumento settimanale dei prezzi del molibdeno.

HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi

 

ALIMENTARI

Gli indici finanziari dei cereali, dei tropicali e oli, dopo un calo nella giornata di lunedì, hanno registrato un rimbalzo dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari

TROPICALI

Dalla heatmap dei tropicali emerge un aumento settimanale della media mobile a 3 giorni dei prezzi del cacao, a fronte di una riduzione di quelli dello zucchero.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali

OLI

La heatmap segnala un calo settimanale dei prezzi degli oli, fatta eccezione per quelli dell'olio di palma.

HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari