Il 2019 si è quasi concluso. Ma quale sarà il prezzo del petrolio nel 2020?

Un primo sguardo sul 2020

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Nuovo balzo per il prezzo del petrolio che venerdì scorso ha chiuso in rialzo rispetto a due settimane fa. La quotazione del Brent a 65.2 dollari al barile (+0.8 dollari al barile), il WTI a 60 (+0.9) e l’Oman/Dubai a 61.6 (+1.2).
Il phase one agreement di USA e Cina fa tornare il WTI e il Brent sopra i 60 e 65 dollari al barile. Da un lato gli USA non hanno attivato la nuova tranche di tariffe prevista per dicembre, dall’altro la Cina deve comprare grandi quantità di beni alimentari dai produttori americani.

Grafico 1: Andamento prezzo del petrolio
Andamento prezzo del petrolio

Il 2019 si è quasi concluso. Ma quale sarà il prezzo del petrolio nel 2020?

Un primo sguardo sul 2020

L’Energy Information Administration ha corretto la previsione del prezzo del petrolio per il 2020, rivedendola in rialzo. Il prezzo del Brent è previsto pari a 60.5 (+0.5 rispetto alla previsione di novembre) e il WTI pari a 55 (+0.4). Nello scenario è previsto un prezzo più basso nella prima parte del 2020 per il Brent ed il WTI, rispettivamente di 58.5 e 53 dollari al barile per poi recuperare nella seconda parte dell’anno a 63 e 57 dollari al barile. Nel quarto trimestre 2020 l’EIA prevede un prezzo del petrolio più alto rispetto alla media annua, rispettivamente di 64 e 59 dollari al barile. Il valore atteso è al di sotto di quello attuale di circa 5 dollari al barile. La tabella che segue riporta il prezzo previsto per il 2020 nelle pubblicazioni di novembre e dicembre.

Previsione novembre 2019 Previsione dicembre 2019
Brent 60 60.5
WTI 54.6 55

L’istituto motiva la revisione in conseguenza alle nuove politiche adottate dall’OPEC+, ovvero un incremento dei tagli alla produzione pari a 1.7 milioni di barili giornalieri fino a marzo 2020. E’ probabile che l’OPEC+ adotti queste politiche per tutto il 2020 date le aspettative di crescita delle scorte di petrolio. Il prossimo anno la produzione del cartello sarà pari a 29.3 milioni di barili al giorno.
Per quanto riguarda la produzione statunitense, questa è prevista aumentare nel 2020 del +7.6%, un rallentamento rispetto alla crescita registrata nel 2019 (+11.4%). Questo è dovuto ad un rallentamento che il settore dell’estrazione americano sta vivendo. Nella scorsa pubblicazione mensile dell’OPEC è riportato che a novembre il numero di impianti di trivellazione attivi negli USA era inferiore rispetto a quello di ottobre (-31).

Anche per quanto riguarda la domanda e l'offerta ci sono state delle correzioni, entrambe in ribasso. Il grafico che segue riporta la previsione per il 2020 prodotta dall’EIA nel corso dell’anno per la domanda e l’offerta mondiale di petrolio.

Grafico 2: Le revisioni della previsione della domanda e dell'offerta per il 2020
Andamento prezzo del petrolio

Dal grafico emerge:

  1. un trend negativo;
  2. un mercato del petrolio in netta sovrapproduzione, ovvero una domanda sempre inferiore all’offerta.

Nel corso dell’anno la produzione di petrolio è stata corretta sempre a ribasso. La variazione più importante è stata quella pubblicata nell’ultimo report di dicembre. Nel 2020 la produzione è prevista crescere pari a 102.3 milioni di barili al giorno, in lieve riduzione (-0.3%) rispetto alla previsione di novembre. Questa dinamica è sostenuta prevalentemente dalla riduzione dei paesi del cartello. Rispetto alla revisione di novembre l’offerta dei paesi OPEC si è ridotta dello -0.6% mentre quella dei restanti produttori è prevista rimanere stabile (-0.04%).

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Nelle revisioni a inizio anno la previsione sulla domanda è rimasta relativamente stabile, da quella di giugno c’è stata una forte correzione a ribasso. La dinamica è guidata dagli umori della guerra commerciale. Interessante risulta quella dell’ultima pubblicazione. Nonostante sembra che ci sia un clima più disteso tra USA e Cina, rispetto alla pubblicazione di novembre l’EIA si attende una domanda per il 2020 pari a 102.14 milioni di barili al giorno in riduzione dello -0.12%.