I prodotti energetici trainano la crescita generale dei prezzi nel mese di luglio

L’ indice totale commodities dei prezzi in euro continua a crescere anche nel mese di luglio, facendo registrare una variazione congiunturale di +1,11% e tendenziale del +27,47%. Se si considera l’arco temporale degli ultimi 12 mesi, a parte una lieve flessione tra gennaio e febbraio 2018, l’indice risulta costantemente in crescita.

Analizzando le variazioni delle singole tipologie rispetto a giugno emerge che crescono di circa l’1% i Ferrosi (+1,04%) e gli Energetici (+1,28%); aumenta con un tasso del +1,6% il prezzo di Fibre Tessili e Plastiche. Sono però i Chimici Organici a crescere maggiormente rispetto a giugno, con una variazione di poco superiore al 2% (+2,18%). Restano sostanzialmente stabili i prezzi di Legno e Carta, Prodotti dell’industria chimica, Preziosi e Alimentari: i primi due hanno una variazione positiva, seppur minima, pari rispettivamente a +0,15% e +0,11%; gli altri due registrano una lieve perdita. L’unica vera frenata rispetto a giugno riguarda i Non Ferrosi che riducono il loro valore in euro del -1,27% come risultato delle forti riduzioni nelle quotazioni di tutti i non ferrosi al London Metal Exchange nel mese di luglio (dell'Alluminio si era trattato in quest'articolo).

Passando alle variazioni tendenziali in euro, coerentemente col trend positivo dell’indice totale, si registrano aumenti in tutte le tipologie di commodities ad esclusione di Preziosi (-8,82%) e Alimentari (-2,17%). Gli Energetici segnalano un vero e proprio cambio di livello con una variazione del +38,56% rispetto a luglio 2017, in cui si è avuto il punto di minimo nella flessione iniziata a febbraio dello stesso anno; le Fibre Tessili restano invece stabili con una crescita tendenziale minima (+1,46%). Chimici Organici, Legno e Carta e Plastiche segnalano invece aumenti importanti, prossimi ai 10 punti percentuali e pari rispettivamente a +12,98, +9,75 e +8,19%. Tra il +4% e il +7% la variazione positiva di Prodotti dell’industria chimica (+6,85%), Ferrosi (+6,03%) e Non Ferrosi (+4,89%).

Trainata dal comparto delle commodities energetiche, quindi, la crescita generale dei prezzi non accenna ad arrestarsi. Tuttavia frenano invece i prezzi di Preziosi, Alimentari e Non Ferrosi, come risultato della contrazione creata dalla guerra commerciale intrapresa dagli USA.