Glicerolo, una commodity sotto pressione: l’aumento dei prezzi in Cina e in Europa

Cina e Indonesia ridisegnano il mercato mondiale di un prodotto chiave per i polimeri bio-based

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Chimici Organici bioplastiche Determinanti dei prezzi

In una fase di generale debolezza dei prezzi delle commodity, il glicerolo (o glicerina) rappresenta una delle poche eccezioni sul mercato europeo. Come mostrato nel grafico, ad ottobre 2025 il prezzo europeo del glicerolo ha registrato un aumento tendenziale del 28% rispetto allo stesso mese del 2024. Ancora più marcata è risultata la crescita del prezzo CIF delle importazioni cinesi, cresciuto del 50% negli ultimi dodici mesi.

Prezzo del glicerolo nella UE e in Cina

Prezzo del glicerolo nella UE e in Cina

Il grafico mette in evidenza una caratteristica strutturale del mercato mondiale del glicerolo: il prezzo europeo segue, con alcuni mesi di ritardo, l’andamento del prezzo alle importazioni cinesi. Questo comportamento indica come il mercato cinese svolga un ruolo di riferimento — o benchmark — a livello globale. Ne consegue che l’analisi dei meccanismi che determinano il prezzo europeo del glicerolo non può prescindere dallo studio e dalla comprensione delle dinamiche del mercato cinese.

Funzionamento del mercato del glicerolo

Il glicerolo è uno dei principali intermedi utilizzati nella produzione di polimeri bio-based. In particolare, rappresenta un input essenziale per la produzione di bio-epicloridrina[1], delle resine alchidiche ed epossidiche bio-based, dei poliesteri, poliuretani e poliacrilati bio-based
Dal punto di vista produttivo, il glicerolo è un sottoprodotto della produzione di biodiesel da biomasse. Questa relazione condiziona fortemente la struttura della sua offerta: infatti, la quantità di glicerolo disponibile non dipende dal suo prezzo, ma dal volume di biodiesel prodotto. In altre parole, variazioni nella produzione di biodiesel determinano variazioni proporzionali nella produzione di glicerolo.
Questo aspetto è particolarmente rilevante perché implica che il prezzo del glicerolo non possa riequilibrare il mercato agendo sull’offerta, ma solo attraverso il lato della domanda.

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Scambi mondiali di glicerolo

Dal punto di vista degli scambi internazionali, il glicerolo è un prodotto in forte espansione. Tra il 2000 e il 2025 il volume del commercio mondiale di glicerolo è passato da meno di 500 mila tonnellate a oltre 2 milioni, con un incremento di quasi cinque volte. Il Paese che ha registrato la crescita più significativa delle esportazioni è l’Indonesia, passata dalle 195 mila tonnellate del 2015 a oltre 1 milione stimato per il 2025. Con questa espansione, l’Indonesia è diventata di gran lunga il principale esportatore mondiale, superando la Malesia e, soprattutto, i Paesi europei a forte tradizione chimica — Germania, Paesi Bassi e Belgio — che per lungo tempo avevano dominato il mercato internazionale. Più indietro si collocano Stati Uniti e Brasile, dove l’ampia disponibilità di biomasse favorisce una produzione elevata di biodiesel e, di conseguenza, di glicerolo.

Domanda mondiale di glicerolo

 

La sostituzione dei Paesi europei con i due principali esportatori del Sud-Est asiatico trova origine nelle politiche legate all’olio di palma, la principale biomassa impiegata nella produzione di biodiesel. Mentre le politiche industriali e ambientali europee hanno progressivamente limitato l’uso e la produzione di olio di palma — per il timore che l’espansione delle piantagioni causasse deforestazione su larga scala — la politica industriale e sociale indonesiana ha seguito la direzione opposta. L’Indonesia ha infatti incentivato la produzione di biodiesel da olio di palma per sostenere il reddito dei piccoli agricoltori locali. In questa prospettiva si inserisce il programma che, negli ultimi dieci anni, ha progressivamente aumentato la quota di biodiesel miscelato nel gasolio per autotrazione, attualmente pari al 40% e prevista in crescita fino al 50% nei prossimi anni.

L’aumento della produzione indonesiana di biodiesel per uso interno ha determinato una crescita parallela della produzione di glicerolo, che ha trovato uno sbocco naturale nella crescente domanda proveniente dalla Cina. Quest’ultima è spinta dalla strategia di sostituire il glicerolo al propilene nella produzione di epicloridrina[1]. Come mostrato nel grafico, le esportazioni indonesiane di glicerolo verso la Cina sono cresciute in modo dirompente nell’ultimo decennio, passando dalle 64 mila tonnellate del 2017 a quasi 500 mila tonnellate previste per il 2025.

Indonesia: esportazioni di glicerolo

 

L’aumento dell’offerta di glicerolo da parte dell’Indonesia emerge non solo dalla crescita delle esportazioni verso la Cina, ma anche — seppur in misura più contenuta — dall’espansione delle vendite dirette verso Stati Uniti ed Europa.

In conclusione

L’aumento del prezzo del glicerolo in Europa trova la sua principale determinante nella più marcata crescita del prezzo del glicerolo importato dalla Cina, che rappresenta il benchmark mondiale. L’incremento del prezzo delle importazioni cinesi riflette una tensione di mercato in cui la domanda cresce più rapidamente dell’offerta. Poiché quest’ultima è vincolata alle dinamiche produttive del biodiesel, l’aumento dei prezzi non può essere compensato da un’espansione dell’offerta, ma solo da un riequilibrio dal lato della domanda.
Solo una riduzione della domanda — o un suo rallentamento — potrà quindi attenuare, se non invertire, la recente tendenza al rialzo dei prezzi del glicerolo in Cina e, di conseguenza, anche sul mercato europeo.


[1] Si veda l'articolo Filiera dei polimeri, il ruolo crescente della Cina: il caso della trasformazione green dell’epicloridrina