Metalli in rialzo sulle crescenti attese di tagli FED
Crollo del cacao: l'UE rinvia l'approvazione delle norme sulla deforestazione
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimeI prezzi finanziari dell’energia sono rimasti stabili su base settimanale, pur continuando a mostrare un’elevata volatilità.
Il mercato del petrolio è sostenuto dai timori legati a un possibile calo delle esportazioni russe, a seguito delle sanzioni imposte dai paesi occidentali e dai continui attacchi contro le infrastrutture energetiche. Allo stesso tempo, rimane però caratterizzato da un significativo eccesso di offerta. Sia l’American Petroleum Institute (API) sia la Energy Information Administration (EIA) hanno infatti rilevato un ulteriore incremento delle scorte settimanali di greggio negli Stati Uniti. Nel suo report mensile, l’EIA prevede inoltre una crescita dell’offerta anche per il prossimo anno, mentre la domanda è stimata pressoché stabile.
Analogamente, il rapporto mensile dell’OPEC segnala per il 2026 un surplus di offerta dovuto all’aumento della produzione dei paesi OPEC e di altri produttori, tra cui Stati Uniti, Canada, Brasile e Argentina, in un contesto di domanda stabile.
Queste valutazioni hanno inizialmente esercitato una pressione ribassista sui prezzi del petrolio, che si sono successivamente ripresi per via dei nuovi attacchi con droni ucraini al porto di Novorossiysk, snodo strategico per le esportazioni russe.
Il prezzo del gas naturale europeo TTF (Olanda) è sceso per quasi tutta la settimana, sostenuto da abbondanti flussi in ingresso verso l’UE, per poi subire un rialzo improvviso nella giornata di venerdì. L'inversione di tendenza è stata determinata dal repentino peggioramento delle previsioni meteo, con temperature attese sensibilmente più basse.
Il prezzo statunitense Henry Hub prosegue invece un trend rialzista, alimentato dall’aumento dei consumi per il riscaldamento dovuto alle condizioni climatiche rigide.
Il mercato dei metalli ha registrato un aumento dei prezzi, favorito dalle crescenti aspettative di un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, basate su indicatori e stime preliminari della debolezza del mercato del lavoro negli Stati Uniti. I metalli preziosi hanno subito gli incrementi più significativi: l’oro ha superato nuovamente i 4200 $/oncia nell’ultima settimana, mentre l’argento ha raggiunto nuovi massimi storici, superando i 53 $/oncia. La crescita dei prezzi si è però attenuata verso il fine settimana, con una presa di profitto nella giornata di venerdì.
Nel comparto dei metalli industriali, i prezzi dei ferrosi e dei non ferrosi hanno entrambi mostrato degli aumenti dei prezzi.
Tra i non ferrosi con i maggiori rialzi settimanali si segnalano: rame, stagno e alluminio. La crescita del rame è stata particolarmente intensa sul mercato statunitense, dove lo spread rispetto alle quotazioni del London Metal Exchange (LME) e dello Shanghai Futures Exchange (SHFE) si è ampliato. Lunedì, infatti, il prezzo del rame al Chicago Mercantile Exchange (CME) è salito del 3%, a fronte di rialzi inferiori all’1% nelle borse LME e SHFE.
L’aumento del prezzo dello stagno è stato determinato dai nuovi dati del Ministero del Commercio indonesiano, che hanno evidenziato un calo significativo delle esportazioni di stagno raffinato su base annua nel mese di ottobre.
Il rialzo dell’alluminio SHFE, invece, riflette i timori per forniture potenzialmente insufficienti, con le fonderie cinesi prossime al limite di capacità imposto dal governo.
Nel settore delle commodity alimentari i prezzi dei cereali hanno mostrato oscillazioni contrastanti tra loro, quelli degli oli alimentari un leggero aumento, mentre quelli dei prodotti tropicali una riduzione significativa. Tra questi, il cacao ha subito il calo settimanale più consistente, a causa del rinvio di un anno dell’applicazione delle nuove norme UE contro la deforestazione, che entreranno in vigore il 30 dicembre 2026 per le aziende più grandi e il 30 giugno 2027 per quelle più piccole. A rafforzare la pressione al ribasso hanno contribuito anche l’aumento della produzione in Costa d’Avorio e il miglioramento delle prospettive per il raccolto, dopo un avvio di stagione lento.
Un altro prezzo che ha registrato una contrazione settimanale significativa è quello del caffè arabica, in seguito agli ultimi annunci secondo cui il governo Trump introdurrà a breve nuovi tagli ai dazi su alcune colture importate non prodotte negli Stati Uniti, incluso il caffè.
Fine dello shutdown USA
Dopo 43 giorni di paralisi, il 12 novembre 2025 lo shutdown più lungo della storia degli Stati Uniti è ufficialmente terminato, con l’approvazione da parte del Congresso della nuova legge di finanziamento. Tuttavia, il provvedimento garantisce fondi al governo solo fino al 30 gennaio 2026, perché non include l’estensione dei sussidi sanitari previsti dall’Affordable Care Act (ACA), richiesta dai democratici per approvare la legge sui finanziamenti.
Il dibattito sul bilancio resta quindi aperto e l’amministrazione potrebbe affrontare un nuovo blocco se non verranno raggiunti accordi entro gennaio del prossimo anno.
APPENDICE NUMERICA
ENERGIA
Al netto delle oscillazioni, l'indice finanziario PricePedia degli energetici è rimasto stabile su base settimanale.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Dall'analisi dell'heatmap degli energetici emerge una riduzione settimanale della media mobile a 3 giorni dei prezzi in euro del petrolio e del gas naturale, fatta eccezione per quello statunitense Henry Hub.
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
METALLI PREZIOSI
L’indice finanziario dei metalli preziosi segue un recupero dei prezzi a inizio settimana, per poi invertire nuovamente tendenza.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli preziosi
L'heatmap dei metalli preziosi segnala una crescita generalizzata dei prezzi, specialmente per quelli dell'argento.
HeatMap dei prezzi in euro dei metalli preziosi
FERROSI
I due indici finanziari dei metalli ferrosi segnalano un aumento dei prezzi in dollari sia in Europa che in Cina.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Dall'analisi dell'heatmap si evidenzia una relativa stabilità dei prezzi in euro dei metalli ferrosi.
HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
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NON FERROSI INDUSTRIALI
Entrambi gli indici finanziari dei metalli non ferrosi registrano una crescita dei prezzi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
L'heatmap dei metalli non ferrosi segnala una crescita dei prezzi di stagno, rame e alluminio, a fronte di un calo del nichel e, soprattutto, del molibdeno.
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
ALIMENTARI
L'indice finanziario dei tropicali presenta una correzione settimanale significativa, quello dei cereali oscillazioni contrastanti tra loro, mentre quello degli oli alimentari un lieve aumento dei prezzi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
CEREALI
L'heatmap dei cereali registra una crescita dei prezzi settimanali dell'avena e una riduzione di quelli del frumento.
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
TROPICALI
L'heatmap dei tropicali evidenzia un calo dei prezzi del caffè arabica e, soprattutto, del cacao.
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
OLI
Dall'heatmap degli oli alimentari emerge la crescita dei prezzi dell'olio di colza.
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari