Analisi degli effetti delle barriere commerciali sui prezzi della vergella

Vergella: il divario dei prezzi tra Cina, UE e USA cresce a causa dei dazi

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La vergella è un semilavorato strategico dell’industria siderurgica, dalla cui trasformazione derivano numerosi prodotti finiti impiegati in ambiti chiave come l’edilizia, la meccanica, l’automotive e l’impiantistica.
Sul fronte commerciale, la Cina rappresenta il principale fornitore mondiale: nel 2024 ha esportato circa 6 milioni di tonnellate di vergella, un volume pari a tre volte quello della Germania, secondo maggiore esportatore.
L’elevata capacità produttiva della Cina, combinata con l’attuale debolezza della sua domanda interna, ha spinto il paese a esportare la vergella sui mercati esteri a prezzi particolarmente competitivi. Ciò ha determinato una pressione al ribasso sui prezzi internazionali, spingendo i paesi occidentali ad adottare misure di protezione a tutela delle proprie industrie siderurgiche.

Barriere commerciali sulle importazioni di vergella

Dazi all’importazione USA

Già durante la prima amministrazione Trump, gli Stati Uniti, principale importatore mondiale di vergella, avevano introdotto dei dazi aggiuntivi sulle importazioni di acciaio provenienti dall’estero.
Il 10 febbraio 2025, con la proclamation 10896 , il presidente Trump ha reinserito il dazio del 25 % su tutte le importazioni di acciaio, richiamando la Section 232 del Trade Expansion Act del 1962, che consente di imporre restrizioni alle importazioni di beni considerati critici per la sicurezza nazionale. Tale misura è stata ulteriormente inasprita il 3 giugno 2025, con la proclamation 10947: Adjusting Imports of Aluminum and Steel Into the United States, che ha portato l’aliquota al 50%.
Nel caso della vergella, a differenza di quanto avviene per i prodotti derivati in acciaio, per i quali l’aliquota del 50% si applica solo al contenuto effettivo di acciaio, il dazio è calcolato sull’intero valore importato, non distinguendola di fatto, dal punto di vista commerciale, dall’acciaio.

Misure di protezione introdotte dall’UE

Con il regolamento esecuzione 2021/1805, l’Unione Europea aveva già introdotto misure di difesa commerciale contro le importazioni di vergella dalla Cina, imponendo un dazio antidumping ad valorem del 24%. A tale intervento si sono poi aggiunti ulteriori dazi compensativi e misure correttive rivolte anche ad altri paesi esportatori, con l’obiettivo di tutelare l’industria siderurgica europea e contenere le importazioni di acciaio a basso costo.

L’azione più recente dell’UE in materia di tutela del mercato è rappresentata dal regolamento di esecuzione 2025/621 del 24 marzo 2025, che ha introdotto ulteriori misure di salvaguardia nel mercato dell’acciaio, già descritte nell’articolo: “HRC: un mercato globalizzato e finanziarizzato a metà”.

Oltre alle misure già in vigore, la Commissione Europea sta esaminando una nuova proposta volta a rafforzare la tutela del settore siderurgico dell’Unione di fronte all’aumento della sovraccapacità produttiva a livello globale. Il piano, che sostituirà l’attuale regime di salvaguardia in scadenza a giugno 2026, prevede:

  • una riduzione del 47% dei volumi di importazione esenti da dazio, portandoli a 18.3 milioni di tonnellate annue;
  • il raddoppio al 50% del dazio applicato alle importazioni oltre quota;
  • l’introduzione dell’obbligo di tracciabilità Melt and Pour[1], volto a contrastare pratiche elusive e a rafforzare la trasparenza della filiera.

Restano esenti dai contingenti tariffari e dai dazi Norvegia, Islanda e Liechtenstein, mentre per l’Ucraina sarà valutato un trattamento speciale in considerazione della situazione eccezionale del Paese.

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Effetti delle barriere commerciali sui prezzi della vergella

Dal punto di vista teorico, a parità di altre condizioni, l’introduzione di tariffe commerciali da parte di un paese tende ad aumentare i prezzi interni al paese e a ridurre quelli sui mercati internazionali. Questo avviene perché i dazi incentivano i fornitori a reindirizzare le proprie esportazioni verso i mercati privi di restrizioni, riducendo così l’offerta nei paesi che applicano tariffe e ampliandola in quelli più aperti al commercio. Ovviamente, maggiore è l’entità del dazio, più pronunciato risulta questo effetto sui prezzi.
Questa dinamica emerge chiaramente dall’andamento dei prezzi della vergella nei principali mercati regionali. Le due tabelle che seguono riportano i prezzi medi annui registrati negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e in Cina, espressi in euro per tonnellata. Oltre ai prezzi regionali, si è riportata anche la quotazione della vergella cinese allo Shanghai Futures Exchange (SHFE), che rappresenta il principale benchmark finanziario a livello mondiale.

Confronto tra prezzi regionali della vergella con diametro inferiore a 14 mm
202020212022202320242025
F+-Consegna a 1 mese-Vergella Cina (SHFE) 512 702 700 573 486 415
D-Storico Cina-Vergella (Cina FOB) 537 726 739 551 487 419
D-Last Price EU-Vergella (C ≤ 0,06%) 456 748 903 648 623 594
D-Last Price EU-Vergella (C 0,06%-0,25%) 442 712 871 623 605 581
D-Last Price EU-Vergella (C 0,25%-0,75%) 497 732 948 706 692 664
D-Last Price EU-Vergella (C > 0,75%) 472 722 971 713 670 643
D-Last Price EU-Vergella per pneumatici 644 784 1116 902 855 791
D-Storico USA-Vergella per pneumatici (USA CIF) 665 725 1190 1035 870 801
Confronto tra prezzi regionali della vergella con diametro superiore a 14 mm e di acciai automatici
202020212022202320242025
D-Storico Cina-Vergella (diametro ≥ 14mm) (Cina FOB) 511 696 780 579 510 436
D-Last Price EU-Vergella (diametro ≥ 14mm) 495 752 1035 792 714 655
D-Last Price EU-Vergella di acciai automatici 543 779 1145 823 761 705
D-Storico USA-Vergella di acciai automatici (USA CIF) 779 963 1474 1337 1203 1166

I prezzi della vergella in Cina sono gli unici che risultano inferiori ai livelli registrati nel 2020. Al contrario, in Unione Europea e soprattutto negli Stati Uniti, i prezzi restano su valori significativamente più elevati, a causa delle barriere commerciali che hanno limitato la trasmissione del calo dei prezzi internazionali ai mercati interni.
Per la vergella di diametro inferiore al 14 mm, a fronte di un prezzo Cina e UE mediamente allineato fino al 2021, i prezzi UE (misurati in termini di scambi intra-UE) nella media del 2025 risultano mediamente superiori del 70% rispetto a quelli cinesi, segnalando l'alta protezione che i dazi doganali stanno esercitando sui prezzi interni UE.
Una dinamica simile si osserva anche per la vergella con diametro ≥14 mm, il cui prezzo sul mercato europeo risulta superiore di 200 euro/tonnellata rispetto a quello cinese.

Conclusioni

I prezzi della vergella cinese, principale riferimento per il mercato mondiale, risultano in calo rispetto ai livelli medi del 2020. Al contrario, in Unione Europea e, soprattutto, negli Stati Uniti si osserva un aumento significativo dei prezzi della vergella nel medesimo periodo. Questa crescita è riconducibile alle barriere commerciali adottate da UE e USA, le quali, a parità di altre condizioni, hanno sostenuto i prezzi interni e accentuato la riduzione dei prezzi globali, generando così il divario esistente rispetto ai livelli cinesi.


[1] Sistema che consente di identificare l’origine effettiva dell’acciaio, ossia il luogo in cui il materiale è stato fuso (“Melt”) e colato (“Pour”).