La spinta dei metalli nella ripresa dei prezzi

Le tensioni geopolitiche pesano soprattutto sull’energia

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L’Unione Europea sta iniziando a preparare il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, con l’obiettivo di ridurre le entrate che finanziano il conflitto in Ucraina e di chiudere le vie di elusione delle restrizioni già in vigore. Tra i principali punti vi saranno probabilmente restrizioni più severe per banche e aziende energetiche russe, oltre a sanzioni rafforzate contro le compagnie estere che supportano la cosiddetta “flotta ombra” russa o acquistano petrolio russo per rivenderlo in Europa aggirando le sanzioni.

L'annuncio di ulteriori sanzioni energetiche da parte dell’Europa ha inizialmente sostenuto una parziale ripresa dei prezzi energetici, a fronte della discesa della scorsa settimana.
La crescita dei prezzi del petrolio è stata sostenuta anche dall’annuncio dell’OPEC, nella riunione di domenica 7 settembre, di un aumento della produzione inferiore alle attese del mercato, previsto a partire da ottobre. Il rialzo si è poi accentuato a seguito dell’attacco israeliano a Doha, capitale del Qatar, che ha alimentato le tensioni geopolitiche in Medio Oriente, aumentando i timori di possibili interruzioni delle forniture e spingendo gli operatori a incrementare gli acquisti di petrolio. Tuttavia, le prospettive sul mercato petrolifero restano caratterizzate da significativi surplus futuri, come confermato dalle ultime previsioni dell’IEA (International Energy Agency), che prevedono per il 2026 un rallentamento della domanda cinese di petrolio e un aumento dell’offerta globale.

Nel comparto dei metalli industriali, i prezzi sia dei metalli ferrosi sia di quelli non ferrosi hanno mostrato una fase di crescita, avviata negli ultimi giorni della settimana. Tale rialzo è in gran parte riconducibile ai recenti dati sul commercio dei metalli in Cina, che segnalano una ripresa della domanda.
L’incremento più significativo riguarda l’alluminio, sostenuto da un improvviso calo delle scorte fisiche. In particolare, i detentori malesiani di warrant LME hanno esercitato il diritto di ritiro del metallo, riducendo la disponibilità immediata e alimentando la pressione sui prezzi.
Come spesso accade, le quotazioni dello zinco hanno seguito l’andamento dell’alluminio.
Il rame si conferma tuttavia il metallo non ferroso con i maggiori rialzi nell’ultimo mese, riportando la sua quotazione al LME sopra la soglia dei 10 mila dollari per tonnellata.

Un altro metallo di base da tenere sotto osservazione è il nichel, che nella giornata di venerdì 12 ha registrato un improvviso rialzo, invertendo la sua tendenza recente. La task force indonesiana ha sequestrato parte di un’importante miniera di proprietà del gruppo cinese Tsingshan Holding Group per violazioni dei permessi. L’impegno del presidente indonesiano a reprimere l’estrazione illegale potrebbe ulteriormente interrompere i flussi di minerale verso paesi trasformatori nei prossimi mesi. Questo scenario comprimerebbe l’offerta di nichel e favorirebbe un rimbalzo dei prezzi, nonostante la domanda resti debole a causa del rallentamento del settore delle batterie per veicoli elettrici.

I metalli preziosi hanno proseguito la loro corsa al rialzo, con l’oro che ha superato la soglia dei 3.600 dollari per oncia troy.
La banca centrale cinese ha ampliato le proprie riserve auree per il dodicesimo mese consecutivo ad agosto, portandole oltre le 74 milioni di once (2300 tonnellate), in un contesto di forte incertezza geopolitica.

Nel mercato delle commodity alimentari si è registrata una ripresa dei prodotti tropicali, sostenuta in particolare dal rimbalzo dei prezzi del caffè. Cereali e oli hanno invece mostrato andamenti altalenanti, mantenendosi nel complesso su livelli simili a quelli della settimana precedente.

Nell'insieme, Indice Globale composto dai Trend dei prezzi finanziari delle commodity è ritornato in zona neutra dopo aver registrato nell'ultimo mese valori negativi.

Indice Globale Trend Commodity
Indice Globale Trend Commodity

Politica monetaria BCE

Nella riunione dell’11 settembre la Banca Centrale Europea (BCE) ha mantenuto i tassi di interesse invariati, in linea con le aspettative degli analisti.
Nonostante i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti, l’economia dell’area euro si è dimostrata più resiliente del previsto e, al momento, non emergono motivi convincenti per un taglio immediato dei tassi.
Molti membri del Consiglio Direttivo giudicano appropriato mantenere il tasso sui depositi al 2%, in attesa di valutare se condizioni finanziarie più accomodanti, la ripresa dei redditi reali e lo stimolo fiscale in Germania riusciranno a bilanciare gli effetti negativi delle misure protezionistiche americane e dell’incertezza globale. Inoltre, parte dello stimolo monetario deve ancora trasmettersi all’economia e le condizioni di finanziamento appaiono già neutrali o lievemente espansive.

Inflazione USA

Nel mese di agosto l’inflazione statunitense, misurata dall’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC), è risultata superiore alle attese, registrando un incremento dello 0.4% m/m.
Su base annua, l’inflazione è salita dal 2.7% al 2.9%, il livello più alto da gennaio.
I principali contributi alla crescita provengono dai trasporti, con un aumento del 5.9% delle tariffe aeree, e dall’abitazione, in rialzo del 3.6% su base annua.

Nonostante questi dati, si prevede comunque un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Federal Reserve (FED) nella riunione della prossima settimana.
I dati sul mercato del lavoro indicano, infatti, segnali di debolezza, con le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione che sono aumentate a 263.000, il livello più alto dal 2021.

APPENDICE NUMERICA

ENERGIA

L'indice degli energetici PricePedia recupera parte della discesa dei prezzi della scorsa settimana.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

La heatmap degli energetici segnala la crescita settimanale dei prezzi del butano e del gas naturale in Europa, a fronte di una discesa del carbone termico.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi degli energetici

 

METALLI PREZIOSI

Anche questa settimana l’indice finanziario dei metalli preziosi ha raggiunto nuovi massimi, seppure con un ritmo di crescita più moderato rispetto alla settimana precedente.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli preziosi
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli preziosi

Dall'analisi dell'heatmap si evidenzia un aumento della media mobile dei prezzi del palladio e dell'oro.

HeatMap dei prezzi in euro dei metalli preziosi
HeatMap dei prezzi in euro dei metalli preziosi

 

FERROSI

Al netto delle oscillazioni, i due indici dei metalli ferrosi registrano un lieve aumento dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

Dall'analisi dell'heatmap emergono variazioni molto modeste dei prezzi dei metalli ferrosi.

HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

Dopo un inizio settimana all'insegna della stabilità, i due indici dei metalli non ferrosi chiudono la settimana in netto rialzo.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

Dalla heatmap dei non ferrosi relativa ai tassi di crescita dell'ultima settimana non emergono singole situazioni di variazioni particolarmente elevate.

HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi

 

ALIMENTARI

L’indice finanziario dei prodotti tropicali recupera parte della flessione registrata la scorsa settimana, mentre gli indici di cereali e oli oscillano lateralmente.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari

CEREALI

La heatmap segnala un calo dei prezzi del riso grezzo e dell'avena.

HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali

TROPICALI

Dalla heatmap dei tropicali emerge la ripresa dei prezzi del caffè.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali

OLI

La heatmap evidenzia un lieve aumento dei prezzi dell'olio canola.

HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari